Ritratti di dolore quelli di Susanne Scholl in “Ragazze della guerra” (Voland, 2009). La giornalista austriaca racconta le storie di un popolo vittima di secoli di oppressione, esili forzati, torture e deportazioni. A cominciare da quella ordinata da Stalin nel ’44, in essere fino al ’57. In questo viaggio è aiutata da Eva, una donna piena di energia e speranza, che le offre una chiave di lettura delle tradizioni locali, difficili da comprendere per un’occidentale. Continue reading
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