“Tre io” (Neo Edizioni, 2009) di Mario Rossi, pseudonimo di un autore che gioca sulla linea del “detto” e del “non detto” muovendosi nell’intricata vicenda dell’esistenza col bisogno di mischiare ripetutamente realtà e immaginazione. Protagonista di questo piccolo romanzo a più livelli è la notte, intesa come luogo al tempo stesso ancestrale e presente, crogiolo di esistenze che si sfiorano e toccano o si osservano solo da lontano. Continue reading
vortice