Sono trascorsi otto anni dalla prima edizione italiana di “Modernità liquida“, edita da Laterza, ma il pensiero del sociologo polacco Zygmunt Bauman è più che mai attuale. La nuova edizione riporta alla luce questo testo agile, importante che, sin dal titolo, desta nel lettore curiosità. Prima di accompagnare quest’ultimo nelle cinque aree tematiche, vero fulcro dell’opera, Bauman chiede cosa sia oggi la modernità e in che modo si distingue dai concetti elaborati nelle epoche precedenti. Continue reading
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In libreria “l’uomo verticale”. Una società spietata
Finalmente esce “L’uomo verticale” (Fandango, 2010), l’attesissimo romanzo di Davide Longo, apprezzato autore di successi come “Un mattino a Irgalem” e “Il Mangiatore di pietre”. Un romanzo, delicato e forte al tempo stesso.
“Cronovisioni” di Luca Tornambè
“La pioggia blu – “cronovisioni” (Lulu, 2009) di Luca Tornambè è un libro anomalo nel contenuto e nel formato. Una silloge poetica che è prima di tutto un tripudio di colori ed immagini, un diario di “fantasticazioni” oniriche e di pensieri carichi di lirismo. Continue reading
Stephen Dunn: tempo e poesia
“Ore diverse” (Del Vecchio editore, 2009) è un campionario di versi ad opera di Stephen Dunn, certamente uno dei più interessanti poeti americani, ancora sconosciuto, o quasi, sia in Italia che in Europa. Che risponde ad una esigenza semplice: sopperire ai vuoti lasciati dall’incessante movimento del tempo, dai silenzi ricoperti di fragorosi rumori della quotidianità. Continue reading
“Heartjob”, Mazzucchelli racconta il nostro tempo
In “Heartjob” (Il filo, 2008), opera prima del bravo Marco Mazzucchelli, abbiamo una serie di racconti vivaci e generazionali, ma non generazionalisti. L’autore gioca, facendo largo uso di un’ironia sottilissima e spesso nascosta, con una materia nient’affatto banale: il proprio tempo. Riprendendo un verso di Vasco Brondi, in questo “Heatjob” è messa sotto scacco l’indecifrabilità e l’evanescenza di “questi cazzo di anni zero”. Continue reading
Il gioco della memoria nel racconto di Olga Karasso
Ne “I treni di Alina“, di Olga Karasso, (L’Autore Libri Firenze, 2008), il tempo e la memoria danzano assieme, evocando immagini cariche di energia che modificano la complessità e l’evanescenza del presente, rimodellando la realtà. Un viaggio nei molteplici piani dell’esistenza, indagati attraverso la rivisitazione dei ricordi e dei loro percorsi, attivati grazie ad un gioco di rimandi in cui la memoria individuale si confonde e si perde nel tempo. Continue reading
Amore e distanza nel nuovo libro di Lissia Rasetto
“Volevo dirti” (De Ferrari, 2009) è il nuovo libro di Lissia Rasetto. Due persone che sono una, distanti nel tempo e nello spazio si scrivono. Marito e moglie tentano, parlandosi, di colmare il vuoto dell’assenza e vincere la paura e il desiderio di toccarsi ancora. Partitura per parole. Una tessitura di sguardi mancati, di segnali diluiti nel tempo di un amore che muta di forma nella solitudine di un dialogo con finale aperto. Continue reading