Salvatore Coccoluto, nel suo Il Tempo della musica ribelle. Da Cantacronache ai grandi cantautori italiani (Stampa Alternativa, 2012) esplora un movimento musicale alternativo a quello che gli italiani erano abituati a sentire negli anni Cinquanta e Sessanta. Nilla Pizzi con Grazie dei fiori, Vola colomba, Papaveri e papere istituisce un nuovo filone cosiddetto della “canzone all’italiana”, costituito da melodie semplici, poche note leggere e parole cariche di soffici pensieri. Il popolo italiano, sfinito dalla guerra, stava ricostruendo la propria vita, lontano dagli echi dei carro armati, dei bombardamenti aerei, del sangue e dei morti. Continue reading
C’era una volta