È una storia d’amore simile a una tragedia antica quella tra Leila e Said nel romanzo “Lo specchio del mio segreto” di Samar Yazbek (Castelvecchi editore, 2011).
romanzo
La distopia di Will Self
Nella bella traduzione di Olivia Crosio, il romanzo di Will Self, “Una sfortunata mattina di mezza estate” (Fanucci), si fa leggere con piacere. In un’isola-continente immaginaria ma non troppo – si penserebbe all’Australia – il turista americano Tom Brodzinsky, come il nostro indimenticabile Zeno Cosini (ricordato nella citazione iniziale del libro) si affanna a consumare l’eterna, reiterata ultima sigaretta della sua vita, e quando sembra avercela fatta, non sa che sta cacciandosi in un guaio che in realtà sarebbe più pertinente definire un incubo.
Tutto il mondo dentro
Mondadori: Il demone a Beslan secondo Andrea Tarabbia
“Il demone a Beslan” è un romanzo ispirato ai fatti tragici di Beslan, uno di quei libri che fanno storcere il muso ai non amanti della letteratura che non sia quella rassicurante di chi la confonde con la distribuzione certa delle ragioni e dei torti. Continue reading
Il Piccolo testamento di Dadati
Il narratore di “Piccolo testamento” (Laurana, 2011) – breve romanzo del quale Gabriele Dadati non nasconde la matrice autobiografica – dorme accanto a una donna, Camilla, che non esita a definire la sua puttana, non perché lo sia tecnicamente o perché egli voglia per qualche motivo insultarla, ma per il semplice fatto che l’uso che entrambi fanno dell’altro è puramente strumentale, ossia legato al mero piacere dei corpi rispettivi. Continue reading
La vergine eterna di Kenzaburo Oe
Melò, memoir, teatro, cinema, musica, poesia: ne “La vergine eterna“ il giapponese settantaseienne premio Nobel per la letteratura nel 1994, Kenzaburo Oe, non si (ci) fa mancare nulla. Dopo mezzo secolo di carriera letteraria e opere come Un’esperienza personale, Insegnaci a superare la nostra pazzia, Il grido silenzioso etc, Oe può permettersi un romanzo ricco, denso, qualche volta un po’ macchinoso, che si apre con l’immagine dello scrittore ormai anziano in compagnia dello sfortunato figlio Hikari (menomato mentalmente dalla nascita, entrato più volte nei suoi libri).
“Lu campo di girasoli”: Longo e l’invenzione della lingua
“Nato all’inferno”: una vera storia di miseria e dignità
Mario Gregu, autore del romanzo autobiografico “Nato all’inferno” (Salani, 2011), cresce nella Sardegna misera e rurale degli anni ’30, orfano di madre, abbandonato dal padre, terzo di sei fratelli. Continue reading