Torna Paolo Rumiz con un grande libro di viaggio, “Trans Europa Express” (Feltrinelli 2012) versione ampliata della serie di reportage scritti per la Repubblica nell’estate 2008. Un lungo cammino, a piedi, in autobus e in treno, lungo i seimila chilometri che separano Rovaniemi, in Finlandia, a Odessa in Ucraina, sulle rive del mar Nero. Un percorso a zig zag lungo la nuova linea di frontiera tra Occidente e Oriente, dopo che la nascita dell’Unione Europea ha reso obsolete le distinzioni della guerra fredda e la cortina di ferro, imponendone però altre: chi è dentro e fuori dall’euro, chi è dentro e fuori dall’Unione. Continue reading
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“Belle per sempre”: miseria e riscatto negli slum di Bombay
La giornalista americana Katherine Boo, già vincitrice del premio Pulitzer, ha passato tre anni, dal 2008 al 2010, ad Annawadi, uno degli slum di Mumbai, la capitale economica di un’India in pieno boom, per documentare la vita e indagare le reali opportunità dei più poveri tra i suoi abitanti. Il risultato, “Belle per sempre” (Piemme 2012) è una splendida inchiesta giornalistica, appassionante come un grande romanzo. Continue reading
“La città color zafferano”. Bombay tra metropoli e mito
Sembra denso di una nostalgia per una città mai completamente vissuta eppure sempre amata, “La città color zafferano” (Bruno Mondadori 2012), il romanzo-saggio storico dell’indiano Gyan Prakash. Continue reading
“L’India nel cuore”: racconto sincero del subcontinente
Nel suo “L’India nel cuore” (Baldini&Castoldi 2012), intenso diario di viaggio nel subcontinente, Vittorio Russo percorre, con altri compagni di viaggio “organizzato”, gli Stati più celebri del subcontinente indiano. Continue reading
“Un dollaro al giorno”. Reportage sugli “ultimi”
È un libro prezioso, “Un dollaro al giorno“ del giornalista Giovanni Porzio. Continue reading
I “Quaderni russi” di Igort
È un altro prezioso viaggio quello di “Quaderni russi” di Igort (Mondadori 2011), che dopo “Quaderni ucraini”pubblicato l’anno scorso torna con una bellissima graphic novel, questa volta sulla Russia e le guerre dimenticate del Caucaso, dove si è consumato uno dei conflitti più drammatici e meno raccontati del Novecento. Con la triste eccezione di Anna Politkovskaja, la giornalista del quotidiano russo Novaja Gazeta che ha pagato con la vita le sue inchieste sui crimini di guerra russi in Cecenia. Proprio da questo omicidio ancora (volutamente) irrisolto Igort parte con il suo racconto, raccontando per immagini la sua visita al palazzo dove è stata uccisa la giornalista russa, freddo e neve per le strade, sotto un cielo arancione ma livido, l’ascensore su cui Anna stava salendo nell’autunno del 2006 con le borse della spesa in mano, prima di essere assassinata.
Quel condominio anonimo e un po’ triste è la prima tappa del lungo viaggio di Igort, che ha vissuto per mesi in Russia per raccogliere materiale e testimonianze. Tra crimini recenti – la guerra cecena, i rastrellamenti nei villaggi, la disperazione delle madri, la capitale cecena, Grozny, fatta di neri scheletri di case, di palazzi fantasma, ma anche la strage di Beslan – e i gulag staliniani dove morirono milioni di dissidenti del regime sovietico. Sono forse queste le pagine più belle: pagine di nebbie gelide a trenta gradi sotto zero, di baracche quasi scomparse e filo spinato.
Qui anche le parole si riducono, il racconto si fa essenziale per lasciare spazio al disegno che meglio racconta la profonda solitudine e l’annichilimento sistematico dell’uomo, ridotto infine a una figura sempre più minuscola che pare scomparire nella pagina come nel bianco della neve.
Se forse non ai livelli del precedente “Quaderni ucraini”, anche questo lavoro di Igort prova la forza narrativa e il merito della testimonianza dell’autore, che continua a raccontare la storia di aree “marginali” del mondo provando a svelare questa volta il grande mistero russo, terra sconfinata, al tempo stesso patria di grandi uomini e scenario di immense tragedie.
Igort è nato a Cagliari nel 1958. Da trent’anni è autore di fumetti e illustratore. Ha pubblicato le prime storie sulla rivista “Il pinguino”, di cui è stato tra i fondatori. Negli anni ’80 i suoi fumetti sono stati pubblicati sulle pagine di prestigiose riviste internazionali, come Linus. Nel 2000 ha fondato la casa editrice Coconino Press. Tra i suoi ultimi lavori,Storyteller (Coconino Press 2006), Dimmi che non vuoi morire (Mondadori 2007), Baobab 3(Coconino Press 2008), Quaderni ucraini (Mondadori 2010), Parola di Chandler, tradotto da Sandro Veronesi su testi di Raymond Chandler (Coconino Press – Fandango 2011), Alligatore, dimmi che non vuoi morire (Coconino Press – Fandango 2011). I suoi lavori sono pubblicati in 15 Paesi.
Autore: Igort
Titolo: Quaderni russi
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 180
Prezzo: 17.50 euro
Igort, la tragedia ucraina in un reportage disegnato
Magnifico reportage per parole e immagini, “Quaderni ucraini” (Mondadori) di Igort, prima parte di un dittico sui Paesi dell’ex Unione Sovietica che ricorda il lavoro di Joe Sacco in Palestina e nei Paesi dell’ex Jugoslavia. Continue reading
Comunismo: storia a più voci. Un mondo ormai sbiadito
Vent’anni dopo la caduta del muro di Berlino, “La vita ai tempi del comunismo” (Bruno Mondadori, 2009) di Peter Molloy , è un viaggio illuminante nella vita di persone comuni all’ombra dei regimi comunisti. Continue reading