Forse è vero che di madre non ve n’è una sola ma andateglielo a dire a Rose, la bimba – poi non più tale – protagonista di Chi ti credi di essere, vecchia raccolta di racconti di Alice Munro (ben tradotta da Susanna Basso per Einaudi). Continue reading →
Zachar Prilepic nella raccolta di raccontiIl peccato ( Voland 2012) subito confessa la colpa che lo ossessiona: la felicità è leggera…il cuore, invece, pesa…Eravamo due esseri senza cuore”. È il modo per dare al lettore la chiave per penetrare nell’universo in via di disintegrazione che caratterizza non solo lui ma anche gran parte delle gioventù della Russia post-comunista, condannata alla precarietà materiale e morale come nel resto d’Europa. Il rimpianto della felicità perduta, la sensazione, forse illusoria, di esserne sfiorati rende gli individui simili gli uni agli altri nonché le stagioni di una medesima esistenza uguali a se stesse: ed è quest’ombra intermittente, pesante come un rimorso, a fare da sfondo ai dieci racconti del trentasettenne autore russo. Continue reading →
Dopo un romanzo del 2010 edito da Perdisa Pop, “Il rumore della terra che gira“, Roberto Saporito torna in libreria con un volume di racconti pubblicato dalla casa editrice Edizioni della Sera. “Generazione di perplessi” rappresenta, per l’autore albese, un ritorno ad un amore mai lasciato: l’esperienza narrativa del racconto. Dalla lettura di queste pagine emerge il resoconto di una società debole che davanti alle difficoltà della vita o reagisce in maniera folle o, nella maggior parte dei casi, rimane passiva. Continue reading →
Sono nove storie quelle raccolte in “Meridione d’inchiostro. Racconti inediti di scrittori del Sud” da Giovanni Turi per laStilo Editrice di Bari. Nove storie per nove scrittori (in netta prevalenza le presenze pugliesi), diversi fra loro, per generazione, poetiche e stili.
Simone Ghelli ha scritto un libro insolito. “L’ora migliore e altri racconti” (Il foglio letterario, 2011) difatti sono tali (almeno alcuni di essi) solo derogando alla poliziesca o mercantile mania di classificare qualsivoglia testo venga messa in commercio prima ancora che questo accada: gli editori ne sanno qualcosa, presi dal panico di non vendere gli oggetti desueti che qualche buontempone pur provvisto di talento si ostina a sottoporgli.