Dire Pink Floyd, significa tirare in ballo la storia della musica. E non solo, storia del novecento si dovrebbe dire. Sì, perché la loro musica ha un valore inestimabile, come possono essere le sinfonie di un Beethoven o di un Bach. Inquadrare il quintetto di Londra, collocarlo nell’emisfero che spetta loro, è stato già fatto e anche piuttosto bene, ma questo nuovo volume, “The lunatic“ (Arcana, 2008-2009), curato da Alessandro Besselva Averame, riesce attraverso il commento ai testi a disegnare con formidabile precisione figure istrioniche come quelle di Roger Waters e Syd Barrett. Continue reading
pragmatismo