Quando Peter Cameron, scrittore che in questo “Coral Glynn“ non teme di scivolare verso il kitsch e se ne salva sempre prima di cadervi per riuscire con un salto davvero mortale a trasformarlo in un volo vertiginoso verso la cognizione dell’inesplicabile, quando Cameron scrive che “Tutti i miei libri nascono dal mio inconscio” gli si può credere. E per diverse ragioni. Continue reading
Peter Cameron
Quel che resta del giorno
Nella lettera posta all’inizio di “Quella sera dorata” (Adelphi, 2010) di Peter Cameron, traduzione di Alberto Rossatti, il protagonista Omar Razaghi si presenta ai destinatari della missiva, gli eredi di Jules Gund “Sono un dottorando dell’Università del Kansas… ”. Al giovane iraniano – canadese è stata assegnata una borsa di studio per gli Studi biografici ma “l’assegno di ricerca, che comprende anche i fondi per la pubblicazione della biografia di Gund, è vincolato al consenso da parte degli eredi”. Continue reading
L’utilità del dolore esistenziale secondo Peter Cameron
“Un giorno questo dolore ti sarà utile” (Adelphi, 2010), di Peter Cameron è uno di quei libri che appena l’hai terminato ti rammarichi d’esser stato tanto rapido e ingordo nel giungere all’ultima pagina. Continue reading