Michele Ferraro, il poliziotto al centro di molti romanzi di Gianni Biondillo, questa volta lascia il posto a Luca, l’eroe “maltrattato” di “Nel nome del padre” (Guanda, 2009). Maltrattato da un anacronismo legislativo, che prevede, in caso di separazione dei genitori, che i figli vengano affidati al 99% alle madri. È questa una legge superata, risalente ad un periodo in cui il pater familias non cercava un rapporto affettivo con i figli, e i ruoli dei genitori erano fissati da stereotipi di genere. Continue reading
non giudicare