Esiste un abisso tra chi soffre di disturbi mentali e il resto del mondo, una voragine chiamata comprensione. Nate Powell riesce, con “Portami via” (Rizzoli Lizard, 2009), ad accorciare questa distanza con un utilizzo equilibrato ma potente di immagini e parole, andando oltre l’asettico linguaggio clinico e svelando ai nostri occhi la vita quotidiana di persone con problemi mentali. Continue reading
nate powell