Nell’incipit di Grandi speranze di Charles Dickens (Newton Compton 2012) è già contenuta tutta la fascinazione di uno dei più grandi e popolari romanzi dell’autore inglese del quale quest’anno ricorre il bicentenario della nascita. “Poiché il cognome di mio padre era Pirrip, e il mio nome di battesimo Philip, la mia lingua infantile non riuscì mai a ricavare dai due nomi nulla di più lungo o di più esplicito di Pip. Così presi a chiamarmi Pip, e Pip finii per essere chiamato”. Continue reading
mario martino