E’ un grande romanzo “Leggere il vento“ (Piemme) di Dinaw Mengestu. Libro maturo, delicato eppure pieno di malinconia e del dilemma contemporaneo ma raramente ben raccontato dell’essere straniero, alla ricerca di un’identità. Continue reading
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Epopea di una famiglia calabrese, la forza del sud
“La casa” (Elliot, 2009) è l’opera prima di una giovane scrittrice, Angela Bubba, che già da due tre anni si sta facendo notare dalla critica per la forza della sua scrittura, al tempo stesso ironica e consapevole, fresca e matura nonostante i venti anni. Alla base del libro vi è il nido domestico di una famiglia calabrese, come se in un mondo di continue e velocissime trasformazioni il legame parentale, almeno in Italia (e soprattutto nel meridione), fosse ancora l’ancora salvifica, l’appiglio sempiterno della nostra esistenza.
Italiano, questo sconosciuto!
In che condizioni versa la lingua italiana? Se il congiuntivo è ormai agonizzante, tanto da richiedere la fondazione del SIC (comitato per la difesa e la diffusione del congiuntivo), il pronome non se la passa meglio. Eppure, la situazione della nostra lingua non è poi così grave come viene dipinta. A sostenerlo è Andrea De Benedetti in “Val più la pratica” (Laterza, 2009), piccola grammatica immorale della lingua italiana – così recita il sottotitolo – dove l’autore fa le pulci ai guardiani dell’ortodossia del bel parlare. Continue reading