“La gatta turchina e il gatto vagabondo” (Edizioni De Ferrari, 2009) di Paolo Lingua, è una metafora minima della città di Genova, dei suoi abitanti colti nei tic e nelle contraddizioni della vita sociale e dei difetti individuali. Una favola medioevale, recuperata da un lungo racconto scritto nel 1980, che vede protagonista una popolazione autoctona di gatti anarchici. Si scopre un autore diverso tra le righe di una favola da lui scritta circa trent’anni fa, tra l’autunno del 1980 e l’inverno del 1981. Continue reading
la gatta turchina