L’uomo come artista, come artefice. L’intreccio fra poesia e azione, poiesis, attività. La vita come l’arte; “fa’ della tua vita un’opera d’arte”. Il libro di Maria Roberta Cappellini, “Sulle tracce del sogno dell’uomo” (Mimesis 2010), utilizza la duttile filosofia di Raimon Panikkar per intrecciare -come recita il sottotitolo- i saperi tradizionali con quelli contemporanei, in particolare l’estetica (soprattutto nella prospettiva di Walter Benjamin) e la psicanalisi (con uno speciale riferimento a Lacan) del ‘900. Continue reading
India
L’India in continua ascesa tra consumi e costumi
“India superstar” (Tea) è un libro confessione sui costumi, i vizi e le speranze di un Paese in mutamento, pronto a giocare un ruolo da protagonista sulla scena mondiale. Uno sguardo femminile che sfata miti e infrange tabù. Continue reading
La prima graphic novel dall’India
Uno sguardo nuovo sull’India, quello offerto da Amruta Patil con la bella graphic novel “Nel cuore di smog city” (Metropoli d’Asia, 2010). Patil, che in questa storia a fumetti presenta un’India molto diversa dalle saghe famigliari, che spesso la fanno da padrone tra i romanzi indiani tradotti in Italia, ma anche dai gialli di Vikram Chandra o dai romanzi di denuncia di Aravind Adiga. Lasa editrice è stata fondata dallo scrittore Andrea Berrini in partnership con Giunti Editore, per proporre giovani scrittori asiatici contemporanei. Continue reading
La grande saga indiana: “L’atlante del desiderio”
Al centro di “L’atlante del desiderio” (Bompiani, 2010) di Anuradha Roy, c’è una casa antica e umida nel cuore dell’India, circondata da palme, sulle sponde di un grande fiume che si gonfia a ogni monsone. Continue reading
L’India di Aravind Adiga. Troppa miseria e poca nobiltà
Se i saggi di Arundhaty Roy sono un’analisi lucida e impietosa dell’India moderna, il corrispettivo in forma di narrativa sono sicuramente i lavori di Aravind Adiga, da poco in libreria con “Tra due omicidi” (Einaudi, 2010). Continue reading
“Shantaram”, l’epopea personale di G.D. Roberts
“Ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare quello che so dell’amore, del destino e delle scelte che si fanno nella vita. Per capire l’essenziale, però, mi è bastato un istante, mentre mi torturavano legato a un muro“. È un incipit che si imprime all’istante nel cuore del lettore quello di “Shantaram” (Neri Pozza, 2005), scritto dal poliedrico Gregory David Roberts, scrittore dai trascorsi avventurosi e decisamente movimentati. Continue reading