Con “L’uomo caduto dal tetto del mondo” (Longanesi, 2010), Iain Pears ci regala una straordinaria epopea sui costumi del capitalismo industriale europeo. Un viaggio nella natura dell’uomo e degli affari. Un secolo di progresso, di salotti dell’alta borghesia, di finanzieri e industriali senza scrupoli, attraverso tre voci, tre flash back che ripercorrono la parabola di John William Stone, scaltro magnate di un impero economico, e di sua moglie Elizabeth, figura femminile fascinosa da un passato avvolto nel mistero. Continue reading
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