Ne “I buoni vicini” (Fanucci editore, 2011) di Ryan David Jahn, numerose sono le storie disperanti e disperate: un veterano di guerra che prepara a tavolino il il suicidio; un anziano professore dilaniato dai suoi scheletri nell’armadio; un ricattatore patetico e grottesco. La modalità narrativa ha lo stesso effetto straniante di un reality, ma dalla potenza voyeuristica centuplicata. Questo lavoro convince e merita tutto il nostro interesse. Continue reading
i buoni vicini