“Si parla troppo di silenzio” (Skira, 2010) è un immaginario incontro, “orchestrato” da Aldo Nove, tra uno scrittore, Raymond Carver, e un pittore, Edward Hopper (c’è una mostra a lui dedicata questi giorni a Roma) che più di chiunque altro hanno compreso e descritto il secolo appena trascorso. L’idea di Aldo Nove incuriosisce e, soprattutto, convince il lettore. Continue reading
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