Si può parlare delle “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci (Einaudi, 2011) tirando in ballo Italo Calvino e l’incontro tra Cosimo e Gian dei Brughi nel “Barone Rampante”? Forse. Ma si potrebbe collegare – e qui il parallelo è meno ardito – il fondatore del quotidiano “L’Unità” con il pensiero e le opere di uno dei più grandi intellettuali del Novecento italiano, cioè Pier Paolo Pasolini.
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Odio gli indifferenti
“Odio gli indifferenti” (Chiarelettere, 2011) è una silloge di articoli di Antonio Gramsci scritti tra il 1916 e il 1918. Non è banale osservare che, solamente in questi ultimi anni, è tornato in auge con forza il pensiero gramsciano, pur essendo comunque sempre ben presente nella mente di molti italiani.
Saggio su Gramsci
“La formazione culturale di Gramsci“ (Aracne, 2010 – prefazione di Abdon Alinovi) è un bel saggio di Michele Marseglia sulla figura del grande pensatore sardo. L’opera – che nel 2009 ha vinto il I “Premio letterario internazionale” per la sezione “Saggistica inedita” indetto dalla Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales (OR), XI edizione – si presenta come un approfondito studio sul periodo giovanile, tra il 1910 e il 1918, in cui il pensiero di Gramsci in un certo senso pone le sue fondamenta.