“Sì, sì, sono vostra cugina Sophia, ma non vuoi chiamarmi Sophy? Se qualcuno mi chiama Sophia mi sento in disgrazia, e non è piacevole. E tu, come ti chiami?”. È “Sophy la Grande“ di Georgette Heyer (Astoria, 2012) briosa e indipendente protagonista di questo arguto romanzo che così si presentava alla sua tribù di cugini che dimoravano a Palazzo Ombersley in Berkeley Square. Continue reading
Georgette Heyer