L’atmosfera di “È colpa di chi muore” (Il Maestrale, 2011) è quella cupa e sospesa di un nubifragio che dura da giorni, ma che sembra eterno. In questa dimensione liquida, un giovane vede fluire tutto il suo passato doloroso, mentre affronta il momento peggiore della sua vita. A trentasei ore dal suicidio della madre, Ivan tira le somme della sua giovane esistenza, trascorsa a inseguire il fantasma di lei da una parte, e a prendersi cura del padre malato dall’altra. Continue reading
franco calandrini
Calandrini: nostalgia e solitudine
“Io non so fare niente” (Giovane Holden Edizioni, 2008), esordio narrativo di Franco Calandrini, è una raccolta di racconti che ha per leitmotiv l’impossibilità di relazioni affettive serene: assomigliano, i personaggi, alle famiglie infelici di un celebre incipit tolstojano, ognuno infelice a suo modo. Uno dei racconti più lirici è “Mille Miglia“, testimonianza d’affetto di un figlio nei confronti del padre, che gli ha trasmesso l’amore per le automobili. Continue reading