Astronavi, curve spazio-temporali, viaggi intergalattici, corredati dalla riflessione sulla condizione dell’animo umano, sempre più connesso a cervelli bionici e a parti del corpo meccaniche. “L’androide con l’anima” (Oppure, 2009) di Giorgio Esposito aveva tutti i presupposti per essere un piacevole romanzo di genere, invece delude. Continue reading
fantascienza d’interni