“I canti di Maldoror” (Feltrinelli, 2010) sono un caposaldo della letteratura maledetta dell’ottocento. Si tratta di una raccolta di sei canti, poemi in prosa, scritti dal Conte di Lautréamont, pseudonimo di Isidore Ducasse. Apprezzato successivamente dai surrealisti, “I canti di Maldoror” sono fondamentali e insuperati ancora oggi, visionari ed eccentrici, geniali e compatti. Continue reading
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La questione di Dio
Pietro Barcellona, nel suo “L’ineludibile questione di Dio” (Marietti 2009, scritto assieme a Francesco Ventorino), non risparmia strali a nessuno: si scaglia contro “l’arrogante pretesa di affidare al sapere scientifico oggi dominante il controllo della vita e della morte degli esseri umani”; per lui l’ateo è “un personaggio sostanzialmente ottuso e allo stesso tempo altezzoso, che non riesce a sopportare l’idea di non essere padrone assoluto dei propri pensieri e della propria volontà” e insufficiente è “la razionalità scientifica, la cui capacità di spiegare è inversamente proporzionale a quella di comprendere”. Continue reading
Letteratura mistica: Santa Teresa
Quando si parla di “mistica”, ci si riferisce sempre ad un’esperienza, in particolar modo al momento in cui Dio irrompe nell’anima di una persona. Un’esperienza improvvisa, secondo i mistici non meritata, che non si può raccontare in maniera semplice ma che necessita di un linguaggio potente, oscuro ma al tempo stesso chiaro. Il racconto mistico non è razionale, e il mistico, una volta individuati i limiti dell’umano, li raggiunge per essere vicino a Dio. Continue reading
Bellet: “Il Dio selvaggio”
A un anno di distanza da L’assassinio della parola, il pensiero di Maurice Bellet torna in Italia con “Il Dio selvaggio. Per una fede critica” (Servitium, 2010). Bellet non teme gli ossimori, nemmeno quando si tratta di applicarli alla divinità: così, dopo aver appreso dalle sue opere precedenti che Dio può essere “folle” e “perverso”, scopriamo che Dio può essere anche “selvaggio”. Continue reading
Iconoclastia: storia intellettuale
Come fare ad esprimere la divinità se il divino è inesprimibile? Dalla tensione fra l’ineffabilità del divino e il bisogno, sempre frustrato ma sempre rinnovato di “dirlo”, in qualche modo, scaturisce il libro di Alain Besancon “L’immagine proibita“ recentemente edito in Italia da Marietti. Per gli ebrei il nome di Dio è impronunciabile; per i musulmani Allah non è visibile in alcuna immagine. Continue reading
Cari sacerdoti
Monsignor Bregantini con “Lettera ai sacerdoti” (Paoline, 2010), ha voluto scrivere prendendo come punto di riferimento la Lettera agli Ebrei con l’intento che i destinatari possano “incarnare il comune e mutuo amore che passa e regna tra il Padre e il Figlio, tra il Creatore e il Verbo, come da una sorgente unica che è l’Amore che si compie per noi e con noi”. Colpisce l’universalità dell’autore che si rivolge ai sacerdoti tutti come fossero fratelli. Continue reading
Agenda filosofica 2010
È giunta ormai alla terza edizione l’Agenda filosofica delle edizioni InMagazine di Forlì, a cura del prof. Rocco Ronchi. Il tema di quest’anno è “Il Dio dei filosofi”, quel Dio «del pensiero e per il pensiero» (come si legge nella presentazione) che si è sempre scontrato – e spesso aspramente – con il Dio della fede e della tradizione; scontro dal quale, tuttavia, sono sempre emersi entrambi reciprocamente arricchiti: il primo dall’autoreferenzialità, che è il rischio supremo della ragione, il secondo dall’ingenuità dell’anima devota che non conosce né il rigore né la conseguenza. Continue reading