Con “Immagini” (Garzanti, 2009) viene riproposto un interessante volume del 1992 di Ingmar Bergman, uno dei più importanti registi cinematografici e teatrali del ‘900, dove si ripercorre la sua eccezionale carriera artistica. Questo viaggio per immagini (e didascalie) parte da lontanissimo, sin da Spasimo, la pellicola con la quale il regista svedese esordì, non ancora trentenne, nel lontano1945, fino a Fanny e Alexander, opera che ha segnato nel 1982 il suo triste (per noi) e personale commiato al mondo del cinema. Continue reading
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