La vicenda artistica ed umana di Artemisia Gentileschi, la cui opera pittorica si è imposta per originalità e talento in un momento in cui il genio veniva declinato esclusivamente al maschile, ha ispirato numerosi scrittori. Gli articoli, i saggi ed i romanzi che le sono stati dedicati non hanno potuto ignorare, oltre all’ambiguo rapporto con il padre, la dolorosa esperienza dello stupro che Artemisia subì nel 1611, all’età di diciotto anni, ed il processo, tenutosi nell’anno seguente e durato sette mesi, contro Agostino Tassi. Maestro di prospettiva di Artemisia, amico del padre e frequentatore abituale della loro casa, abusò di lei promettendole, nonostante fosse già sposato, un matrimonio riparatore. E’ proprio a questi fatti che fa riferimento lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Cohen nel suo ultimo romanzo L’ombra di Artemisia (Marsilio), immaginando una storia in cui realtà storica e finzione sono intimamente legate in un alternarsi di codici espressivi.
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