“Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973“. Inizia così “Amabili resti” (Edizioni e/o 2009) di Alice Sebold. Susie è stata prima stuprata, poi uccisa e fatta a pezzi dall’apparentemente innocuo Mister Harvey, il vicino di casa, il quale è invece un feroce serial killer. Ora la giovane si trova nel suo Cielo in uno spazio compreso tra la terra e il paradiso e segue con angoscia le vicende delle sua famiglia distrutta dalla sua morte.
Alice Sebold