Gli anni ’60, un tempo lontano in cui si usavano le lettere anziché i cellulari ed in cui si facevano giochi in strada anziché davanti ad un computer. Marsiglia, una città “tiepida e sonnolenta, con i suoi profumi e il sapore di sale, di anice, di pesce“. Il quartiere periferico Dominique, “un dedalo di strade strette, case vecchie corrose dalla salsedine e sferzate dal mistral, muretti da riparare, panni stesi al sole, colori e rumori“. Continue reading
Narrativa italiana
Le streghe di Dominique
Uno sguardo perso nel vuoto
“Uno sguardo perso nel vuoto” (Albatros Il Filo), primo romanzo di Nadia Boccacci, racconta la storia di Nora e Luca. Una coppia sposata da quasi vent’anni e con tre meravigliosi figli. Una famiglia felice in cui tutto sembra scorrere senza problemi. Sembra. Continue reading
L’assassinio lento di Pasolini
Il romanzo “L’assassinio lento di Pasolini” (Aragno, 2011) si propone di ricostruire gli eventi che portarono alla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, e le indagini che ne seguirono, con tutto il loro carico di ambiguità, omissioni, vicoli ciechi, silenzi. Si tratta di un esperimento di “letteratura-realtà”, ovvero del tentativo di romanzare fatti di cronaca, concedendo poco all’immaginazione. Continue reading
Le nove stelle
“Le nove stelle” di Marco Siena (Butterfly Edizioni, 2011) è un romanzo a metà tra thriller ed horror sovrannaturale, ambientato nella riviera romagnola in un malinconico e freddo inverno di qualche anno fa. Continue reading
L’equilibrio della farfalla
«Ma io stavo tanto bene, porco mondo…»: e se Renato Reis arriva a dirselo ad alta voce, mentre naviga da solo alle quattro del mattino nel bel mezzo del Mediterraneo, vuol dire che “è grave”. Continue reading
“Il libro dell’oppio”
“Il bianco / mi racconta.“. Questo, a mio modesto avviso e parere, è il distico che ‘sintetizza’ l’opera miracolata dal demonio dell’artista Caterina Davinio, “Il libro dell’oppio” (Puntoacapo, 2012); e se pensate che il titolo sia, diciamo, eccessivo, dico che la sua forza è poca cosa nei confronti della poesia che dovrebbe rappresentare: perché i versi, prelevati dagli anni Settanta e Ottanta del millennio scorso, scendono nelle vene alla stregua della materia descritta e riscritta da Davinio. Continue reading