I lettori affezionati di De Silva che erano ansiosi di leggere una nuova puntata delle divertenti vicende dell’”avvocato di successo” Vincenzo Malinconico dovranno aspettare ancora, ma non rimarranno delusi dall’ultimo libro dello scrittore napoletano. “Mancarsi” (Einaudi, 2013) è un breve ma intenso romanzo d’amore, la cui trama, incentrata su due soli personaggi, pur esile, finisce per coinvolgere pienamente il lettore, anche grazie ad una narrazione spontanea ed un linguaggio diretto, come è nello stile dell’autore. Continue reading
Letteratura
“Mancarsi” di Diego De Silva: l’intensità della brevità
L’azienda di Peppe Fiore
Il titolo è programmatico, fin troppo scoperto come del resto il suo assunto sostanziale, Nessuno è indispensabile, in un luogo come può esserlo oggi un’azienda qualunque. Parliamo di un romanzo di Peppe Fiore, targato Einaudi. Continue reading
Quattro soli a motori: una storia che sa rischiare
Quello di Nicola Pezzoli non era un compito facile. In Quattro soli a motore (Neo Edizioni), l’autore ha provato a immaginarsi un mondo in miniatura, o meglio, a misura di bambino. Continue reading
Artemisia Gentileschi nel romanzo di Maurizio Cohen
La vicenda artistica ed umana di Artemisia Gentileschi, la cui opera pittorica si è imposta per originalità e talento in un momento in cui il genio veniva declinato esclusivamente al maschile, ha ispirato numerosi scrittori. Gli articoli, i saggi ed i romanzi che le sono stati dedicati non hanno potuto ignorare, oltre all’ambiguo rapporto con il padre, la dolorosa esperienza dello stupro che Artemisia subì nel 1611, all’età di diciotto anni, ed il processo, tenutosi nell’anno seguente e durato sette mesi, contro Agostino Tassi. Maestro di prospettiva di Artemisia, amico del padre e frequentatore abituale della loro casa, abusò di lei promettendole, nonostante fosse già sposato, un matrimonio riparatore. E’ proprio a questi fatti che fa riferimento lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Cohen nel suo ultimo romanzo L’ombra di Artemisia (Marsilio), immaginando una storia in cui realtà storica e finzione sono intimamente legate in un alternarsi di codici espressivi.
Un saggio critico su McEwan
Salutiamo con un benvenuto uno studio sull’opera di Ian McEwan. Lo firma Roberta Ferrari per la casa editrice Le Lettere. Pochi dubitano del fatto che McEwan sia uno scrittore di grande talento. Appena meno cerebrale di Amis – per rimanere dalle sue parti e confrontarlo con il solo scrittore britannico al suo livello, peraltro suo amico – ma meno caustico e più empatico con i suoi personaggi, più sagace nella costruzione narrativa, nell’impostazione classica di un intreccio, meno felicemente sorprendente sul passo breve della frase. La studiosa percorre ora tutta la produzione dello scrittore inglese, compresa quella meno nota legata alle collaborazioni musicali, e fatta eccezione per l’ultimo romanzo, Sweet Tooth (tradotto con il titolo Miele per Einaudi) Continue reading
Il romanzo incompiuto di Curzio Malaparte
Il ballo al Kremlino è l’opera incompiuta che avrebbe dovuto concludere con La pelle e Kaputt la trilogia di Curzio Malaparte. Materiale per un romanzo, aggiunge onestamente l’editore. Perché il lavoro è stato ricostruito con acribia filologica ma – al netto di una considerazione generale: Malaparte non è scrittore di trame e intrecci, nemmeno nei libri “finiti” – il volume mostra ancora i segni materiali della costruzione grezza: descrizioni fisiche o psicologiche non del tutto equilibrate rispetto alle scene, caratteri non ancora risolti in situazione (non sempre) – frasi e descrizioni ripetute etc. Nel volume adelphiano la ricostruzione dai vari dattiloscritti è a cura di Raffaella Rodondi, la quale in nota ne ricompila l’iter a partire dal nucleo primitivo, un capitolo “russo” all’interno de La Peste/La Pelle, poi cresciuto per conto suo. Continue reading