Dal al 5 al 17 marzo 2024 è andato in scena al Teatro Argentina di Roma lo spettacolo Ciarlatani di Pablo Remón con l’interpretazione di Silvio Orlando.
Lo spettacolo scritto e diretto da Pablo Remón, vincitore del Premio Nacional de Literatura Dramática 2021 e interpretato da Silvio Orlando, gradito ritorno al Teatro Argentina, è la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.
Anna Velasco è un’attrice di teatro la cui carriera è in fase di stallo. E’ alla ricerca del grande personaggio che la porterà al successo, Diego è un regista affermato di film commerciali che sta per iniziare una grande produzione con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare alla sua carriera. Entrambi attraversano un momento di crisi ed entrambi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.
Le due storie se pur raccontate in parallelo si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi anche se hanno stile, tono e forma diversa quasi a essere due opere che si intrecciano.
Eccellente la prova interpretativa dei due protagonisti principali: Silvio Orlando (un nome, una garanzia) e di Nina Pons, giovane attrice romana che, insieme all’attore partenopeo, ha sicuramente catturato e ammaliato gli spettatori presenti con la sua recitazione gradevole quanto coinvolgente. Uno spettacolo che ci induce alla riflessione profonda sulle nostre esistenze, spingendoci ad un’analisi lucida quanto consapevole del nostro passato e delle nostre scelte, talvolta di successo talvolta fallimentari. L’importante è certamente prenderne coscienza, per vivere meglio il presente e indirizzare nella giusta direzione il futuro.
Nota dell’autore
“Ciarlatani” sono diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.
“Infine, “Ciarlatani” è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione”.
Pablo Remón
una produzione Cardellino srl
in coproduzione con Spoleto Festival dei Due Mondi – Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Si ringrazia per la collaborazione Premio David di Donatello e Piera Detassis
Traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes e con (in o.a.), Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi.
direzione tecnica Luigi Flammia datore luci Christian Pizzingrilli
macchinista Mariano Vitanza fonico Gianrocco Bruno sarta Piera Mura
assistente alla regia Sonia Mingo assistente costumista Daria Latini
service luci Fonolight srl service audio Gutta trasporti MS Futura Srl
foto di scena Guido Mencari regia video Nicolò Bressan Degli Antoni
videomaker Ilaria Zago e Pietro Coppola consulenza amministrativa Teresa Rizzo
management Vittorio Stasi direzione generale Maria Laura Rondanini
foto Guido Mencari
* si ringrazia l’ufficio stampa Teatro di Roma