Marito e moglie di de Sá Moreira

aisaramarito-e-moglieC’è un momento appena svegli, appena usciti dai sogni, in cui recuperiamo coscienza di chi siamo e di dove siamo e, a quel momento, segue sempre un leggero moto di sollievo. Magari ti svegli, ti rigiri sul divano, ti accarezzi la barba e vai in bagno. Continue reading

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“I ragazzi di Patrasso” di Ferić. Turbamenti alla Nabokov

i-ragazzi-di-patrassStanislav vive di una vita tranquilla con la moglie Ines. Undici anni di matrimonio, niente figli, un lavoro di insegnante e un appartamento di tre stanza alla periferia di Zagabria. Continue reading

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L’ultimo romanzo di Albahari in una Belgrado alla Hitchcock

sanguisughe-albahariÈ una domenica di marzo e in una Belgrado fresca di primavera un giornalista esce a fare una passeggiata. Questo l’incipit di “Sanguisughe” (Zandonai editore, 2012) di David Albahari. Continue reading

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La vita eterna di Corelli: un bestseller vittoriano

la-vita-eterna-gargoyleLa vita eterna” ha visto la sua prima stampa nel 1911 ed è il secondo libro di Marie Corelli, dopo Vendetta!, ad essere riscoperto e pubblicato da Gargoyle Books. Se in Vendetta! si esplorava il lato più gotico della Corelli ne La vita eterna si sente profondamente l’eco del misticismo e del romanticismo di epoca vittoriana.

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“L’angelo letterario” di Halfon. Perché si comincia a scrivere?

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Perché si comincia a scrivere? O meglio, quand’è che l’angelo letterario tocca la vita di uno scrittore? (Ma è davvero un angelo, o piuttosto un demone delle ossessioni?). Continue reading

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“La sesta stagione”. Intervista a Carlo Pedini

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La sesta stagione – È il 1934. A Civita Turrita, sull’Appennino toscano, si inaugura con solennità il nuovo santuario, e proprio nel momento di massimo fulgore di questo paese inizia la storia della sua decadenza. Nelle vicende profondamente umane dei tre seminaristi Piero, Ottavio e Oreste, e dei loro superiori, amici, avversari, irrompono gli eventi principali del nostro Novecento, dalla Seconda guerra mondiale al Sessantotto, e oltre fino agli Anni di piombo. Continue reading

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“Mia è la vendetta”, un libro-testimonianza

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Mia è la vendetta è un libro unico tra quelli che testimoniano l’Olocausto. Innanzitutto va detto che non è una testimonianza diretta, seppur l’autore ben conosceva la realtà dei campi di prigionia, ma soprattutto che non è una testimonianza postuma alla liberazione. Mia è la vendetta infatti è stato scritto e pubblicato durante la guerra, quando il sistema dei campi era ancora del tutto attivo. Continue reading

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Materiale altamente resistente

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Materiale altamente resistente è un libro che sta a cavallo tra il romanzo e la raccolta di racconti. E in effetti ci sono quattro racconti, ma tra di loro c’è un filo che attraversa queste storie in modo così resistente che ci viene da pensare più a un romanzo corale che a una raccolta. Ed è materia forte, resistente per l’appunto, quella che maneggia Carannante. Una materia che quando prende forma dà vita al plastico di una Napoli feroce e selvaggia. Sono storie che riguardano soprattutto Napoli, perché Napoli è una città dall’anima inconfondibile, ma basta allontanare un po’ lo sguardo per vedere il panorama di una grande periferia globale. Ed è il tema della “resistenza” forse, intesa sia come durezza degli animi e delle coscienze sia come opposizione morale e civile, il tirante che dà una sostanza e un’unità alle storie.

C’è la storia di un ragazzino che vive in un quartiere periferico, uno di quelli che non sfigurerebbe in Gomorra di Garrone. Un gomitolo di palazzine dove l’unico luogo di pace è il terrazzo di casa, quello dal quale si può comunque vedere Jasmine farsi di eroina. Di eroina il padre e la madre gestiscono un florido commercio, un’attività condotta con una precisione che spacca il grammo e caratterizzata dal via vai d’intermediari dello spaccio che portano i pittoreschi (almeno per noi) nomi di L’Inglese e Il Pensionato. La normalità è vissuta all’ombra del mito del Professore ed è solo un po’ distorta dalla consapevolezza di dormire accanto a un rifugio per malavitosi, un buco scavato tra i muri. Sullo sfondo il pericolo incombente di un padre allunato e sempre in fuga, costantemente ossessionato da un mantra di sopravvivenza: fottere gli altri prima che gli altri fottano lui.

C’è anche la storia di Vincenzoblu, un bellissimo racconto che è una declinazione in chiave malata della favola di Peter Pan. Vincenzo è fermo al 1982, anno della vittoria dell’Italia ai Mondiali e momento apice della sua adolescenza. Parcheggiato all’Università da anni Vincenzo si tiene ancorato alla giovinezza con litri di botox anzitempo spalmati in faccia, un ciuffo fuori moda sempre più diradato e una maglietta blu da calciatore nazionale anni ‘80. Tra le repliche di Happy Days e le canzoni dei Queen passa le giornate organizzando furtarelli con Antonio, liceale proprio sul punto di crescere. Il tempo scorre così verso una separazione da Antonio e da soprattutto da sé stesso che Vincenzoblu non vuole e non è in grado di accettare.

Autore: Antonio Carannante

Titolo: Materiale altamente resistente

Editore: Ad est dell’equatore

Anno di pubblicazione: 2011

Prezzo: 10 euro

Pagine: 96

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