Pubblicato la prima volta nel 1930, ritirato dalle librerie nel ’39, vede ora la luce in italiano un gran libro, “La paura” di Gabriel Chevallier, tradotto per Adelphi da Leopoldo Carra. Uno dei meriti della buona letteratura è farci tornare su qualcosa, un tema, un fatto del passato, un luogo della geografia che abbiamo frequentato o di cui viceversa non ci siamo mai occupati davvero, e scoprire quanto possa essere appassionante il suo racconto.
Author: Michele Lupo
Selvaggi, eremiti o new age? Gnostici
C’è anche l’Italia in questo romanzo americano intriso di suggestioni on the road ma in versione wilderness. David Guterson, l’autore di “Un segreto di boschi e di stelle“, adombra nel romanzo pubblicato da noi dalla Longanesi, vicende autobiografiche in una narrazione fluviale e non di rado prolissa. Neil, il narratore, in Italia incontra peraltro Jamie, la connazionale che diventerà sua moglie.
Bazzicalupo in cerca di libertà
“Tutto comincia con una disobbedienza” scrive la studiosa Laura Bazzicalupo nel volumetto denso di exempla (è proprio il caso di dire) “Eroi della libertà (Storie di rivolta contro il potere)” (Il Mulino, 2011). Un percorso lungo secoli che attraversa latitudini lontane, comprese zone extraterritoriali rispetto all’anima geopolitica europea che costituisce i nostri riferimenti immediati. La parola “libertà” segnatamente da noi ha perso qualsiasi verosimiglianza dopo vent’anni di abuso, per usare un eufemismo.
Vasilij Grossman: il bene della letteratura
I racconti de “Il bene sia con voi” raccolti da Adelphi dopo la pubblicazione dell’imprenscindibile Vita e destino furono scritti da Vasilij Grossman dal 1955 al 1963, l’anno prima della morte, fatta eccezione per il primo, “Il vecchio maestro”, del ’43. Ivi scrive: “Aveva insegnato per cinquant’anni in quella piccola cittadina noiosa. Da principio in una scuola professionale ebraica, poi, dopo la rivoluzione, algebra e geometria nella scuola dell’obbligo.
Astrakhan
“La zia e L’Estetica Perbenista“, ossia un editore non modaiolo, excelsior1881 di Milano, verosimilmente fiero del suo tratto differente rispetto ai libracci da supermercato (basta dare un’occhiata alla copertina) per uno scrittore fuori dal mainstream, Tommaso Labranca, per un personaggio, la zia Elsa Rundheim vedova Tirlaghi che è dichiaratamente più un modello estetico-sociologico che un vero personaggio da racconto.
Ricordo di Anna Paola Spadoni
“Ricordo di Anna Paola Spadoni” è un romanzo del 1969. Fu pubblicato da Rizzoli, ed era il secondo libro di Giuseppe Mazzaglia, scrittore ottantacinquenne, siciliano. Torna ora nelle edizioni Isbn in una bella collana, “Novecento italiano”, curata da Guido Davico Bonino proprio allo scopo di riscoprire opere dimenticate o trascurate del secolo passato.
Autobiografia di E. Kusturica
Su Emir Kusturica, di cui Feltrinelli traduce ora l’autobiografia “Dove sono in questa storia“, si è esercitato il solito vizietto banalmente acritico di incensare un autore fino a dichiararlo il migliore del mondo (successe ai tempi di Underground, che rivisto oggi, pur restando un film in certi momenti straordinario, mostra qualche pesantezza di troppo) per poi liquidarlo come un regista di second’ordine.
L’estrema funzione degli anni ’70
Riappare dopo molti anni il saggio di Walter Pedullà, “L’estrema funzione“, del 1975, nella collana fuoriformato diretta da Andrea Cortellessa per la casa editrice fiorentina Le Lettere. Lo stesso Cortellessa aggiunge al volume una sua conversazione con l’autore del libro. Continue reading