Quattro saggi di varia lunghezza e problematicità critica quelli raccolti in questo libro di Luigi Abiusi, “Per gli occhi magnetici” (Caratterimobili 2011), piccola ma dinamica casa barese, attenta alla grafica quanto ai contenuti dei suoi libri.
Author: Michele Lupo
La distopia di Will Self
Nella bella traduzione di Olivia Crosio, il romanzo di Will Self, “Una sfortunata mattina di mezza estate” (Fanucci), si fa leggere con piacere. In un’isola-continente immaginaria ma non troppo – si penserebbe all’Australia – il turista americano Tom Brodzinsky, come il nostro indimenticabile Zeno Cosini (ricordato nella citazione iniziale del libro) si affanna a consumare l’eterna, reiterata ultima sigaretta della sua vita, e quando sembra avercela fatta, non sa che sta cacciandosi in un guaio che in realtà sarebbe più pertinente definire un incubo.
Mondadori: Il demone a Beslan secondo Andrea Tarabbia
“Il demone a Beslan” è un romanzo ispirato ai fatti tragici di Beslan, uno di quei libri che fanno storcere il muso ai non amanti della letteratura che non sia quella rassicurante di chi la confonde con la distribuzione certa delle ragioni e dei torti. Continue reading
In Italia “Yellow Medicine”: la malattia americana
Il Piccolo testamento di Dadati
Il narratore di “Piccolo testamento” (Laurana, 2011) – breve romanzo del quale Gabriele Dadati non nasconde la matrice autobiografica – dorme accanto a una donna, Camilla, che non esita a definire la sua puttana, non perché lo sia tecnicamente o perché egli voglia per qualche motivo insultarla, ma per il semplice fatto che l’uso che entrambi fanno dell’altro è puramente strumentale, ossia legato al mero piacere dei corpi rispettivi. Continue reading
La vergine eterna di Kenzaburo Oe
Melò, memoir, teatro, cinema, musica, poesia: ne “La vergine eterna“ il giapponese settantaseienne premio Nobel per la letteratura nel 1994, Kenzaburo Oe, non si (ci) fa mancare nulla. Dopo mezzo secolo di carriera letteraria e opere come Un’esperienza personale, Insegnaci a superare la nostra pazzia, Il grido silenzioso etc, Oe può permettersi un romanzo ricco, denso, qualche volta un po’ macchinoso, che si apre con l’immagine dello scrittore ormai anziano in compagnia dello sfortunato figlio Hikari (menomato mentalmente dalla nascita, entrato più volte nei suoi libri).
“Lu campo di girasoli”: Longo e l’invenzione della lingua
Prima la musica, poi il cinema
Prima di pubblicare la seguente recensione e dopo averla scritta abbiamo appreso la notizia della morte di Giovanni Morelli, ordinario di Musicologia all’Università Cà Foscari di Venezia e responsabile di molti incarichi di prestigio per istituzioni veneziane e non solo. Continue reading