“Sorry” (Fazi Editore, 2009), scritto dal serbo-tedesco Zoran Drvenkar, non è il solito noir infarcito di massacri senza senso e squilibrati serial killer o incentrato su eroici poliziotti con la fama da duri e la pistola facile.
“Sorry“, è il sangue raggelato nelle vene, il terrore più profondo e inconfessabile, il senso di colpa più intimo, la vendetta più pura. È un thriller agghiacciante che non lascia scampo alla sensibilità del lettore.
La storia è ambientata in Germania, precisamente nella mai così feconda città di Berlino. Kris, Wolf, Rauke e Tamara sono quattro giovani che una sera hanno un’idea geniale: creare un’agenzia, chiamata “Sorry“, che permetta a chiunque di liberarsi dei propri sensi di colpa, garantendo scuse per conto di terzi e sbrogliando questioni delicate. Così recita il loro annuncio: “SORRY. CE NE OCCUPIAMO NOI. NIENTE PIÙ IMBARAZZO. PASSI FALSI, INCOMPRENSIONI, LICENZIAMENTI, LITI & ERRORI. SAPPIAMO COSA DOVRESTE DIRE. DICIAMO QUELLO CHE VOGLIONO SENTIRE. PROFESSIONALITÀ & DISCREZIONE“. Il successo è a dir poco immediato e l’idea sembra davvero funzionare, fino a quando, giunto in un appartamento per sbrigare una delle solite commissioni, Wolf si trova di fronte il cadavere di una donna, appeso con due chiodi alla parete. Per i quattro amici è l’inizio di un incubo. Da quel momento saranno travolti da un vortice di follia, ossessione, terrore e incessante desiderio di vendetta che cambierà per sempre la loro vita.
Drvenkar riesce a costruire su una trama solo in apparenza semplice un thriller dai risvolti psicologici stupefacenti. Attraverso un sadico gioco di punti di vista, saltando dalla terza persona narrante e onnisciente ad un “Tu” accusatorio e coinvolgente, usato in maniera originale, e tramite l’utilizzo continuo di flashback e cambi temporali, l’autore inchioda, è proprio il caso di dirlo, il lettore alle pagine del libro; lasciandolo senza respiro, incapace di divincolarsi dall’intricante narrazione. Una scrittura semplice e scorrevole unita ad una calibrata brevità dei capitoli, contribuiscono ulteriormente a rendere rapida la lettura, invogliando colui che legge a voltare pagina, senza fermarsi.
Un libro da leggere in un sol fiato, dunque, a patto che la tensione non vi uccida prima.
Zoran Drvenkar, autore di libri pluripremiati per bambini e ragazzi, tra cui il bestseller “Die Kurzhosengang” (scritto sotto lo pseudonimo di “Victor Caspak & Yves Lanois”), nel 2003 ha pubblicato il thriller “Du bist zu schnell“. Oggi vive in un antico mulino nei pressi di Berlino e così descrive il giorno della sua nascita a Križevci, in Croazia: “Tutto è iniziato in una terra lontana, che un tempo si chiamava Jugoslavia. Un bambino nacque all’alba. Era in piena estate, il 19 luglio 1967, e nella mia città natale cadde la neve. Per circa dieci minuti. Poi sono nato io e la neve era già svanita“.
Autore: Zoran Drvenkar
Titolo: Sorry
Editore: Fazi
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 19 euro
Pagine: 490
Gran bel libro SORRY… spesso toglie il fiato e lascia un profondo senso e sapore di disagio. Quando l’autore da del “tu” sembra quasi voglia dare al lettore l’occasione di mostrare il proprio lato oscuro… e in questa storia i lati oscuri non mancano. Lettura assolutamente imperdibile e certamente non adatta ai più ansiosi.