Una lettera di Stefan Zweig. Viaggio in un amore assoluto

zweigNel breve romanzo “Lettera di una sconosciuta” (Adelphi, 2009) di Stefan Zweig, traduzione di Ada Vigliani, il quarantunenne romanziere viennese R. riceve nel giorno del suo compleanno una lettera di venti pagine.

Vergate alla svelta in una grafia femminile affannosa e sconosciuta” che inizia così “A te, che mai mi hai conosciuta”. Chi sarà la misteriosa scrivente si domanda l’uomo il quale dalla vita ha avuto apparentemente tutto: bellezza, fama, ricchezza e fascino.

Proseguendo nella lettura egli scoprirà che colei che gli scrive è morta, infatti solo perché sentiva vicina la sua fine ella ha deciso di raccontargli la propria vita. Fin da quando era bambina l’aveva amato, la donna abitava insieme alla propria madre dirimpetto alla porta dell’appartamento di R. “con la devozione di una schiava, di un cane“, senza mai pretendere niente in cambio, mentre lui non si è mai accorto di nulla, perché di brevi passioni la sua vita è sempre stata piena. Da questo amore “disperato, umile, sottomesso, attento e appassionato” durato quindici anni era nato un bambino. La donna ha sempre avuto un bruciante desiderio: che lui almeno una volta incontrandola la riconoscesse, pia illusione considerato che per lui lei è stata “lo specchio di passione” passeggera come tante altre.

Stefan Zweig scrisse Brief einer Unbekannten nel 1922, ma questo romanzo epistolare non ha età, rimane sempre attuale come attuali sono i sentimenti che animano le poco meno di cento pagine di questa lettera d’addio che una donna disperata scrive all’unico uomo che abbia mai amato. “Ieri il mio bambino è morto. Adesso al mondo mi sei rimasto solo tu, tu che di me nulla sai e che io ho sempre amato“. Quest’uomo profondamente egoista leggendo le pagine del manoscritto si rende conto troppo tardi di essere stato l’oggetto d’amore assoluto e di desiderio di una donna che ha dedicato la propria esistenza esclusivamente ad amarlo. Ora lei è morta, ma non è mai stata tanto viva, reale, appassionata, dedita come ora, mentre il romanziere per contrasto appare spento, senza spessore compreso nell’angusto orizzonte della sua vita effimera che non ha nessun senso nonostante l’apparente successo.

Il grande romanziere austriaco divenuto cittadino del mondo grazie ai frequenti viaggi che fece fin da giovane, si spinse fino in Asia, ha consegnato alla storia il grido di dolore di una donna e della sua ossessione amorosa che la consuma fino alla morte consacrandosi ad una passione che non sarà mai ricambiata. Da questo romantico romanzo nel 1942 il regista Max Ophuls ne trasse l’omonimo film, autentico capolavoro sentimentale che la pellicola in bianco e nero ha reso ancora più suggestivo, protagonisti Louis Jordan e Joan Fontaine.

Stefan Zweig nacque a Vienna il 28 Novembre 1881 e morì a Petropolis in Brasile il 23 Febbraio 1942, noto come autore di parecchie novelle e biografie. Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l’Università di Vienna nel 1904 iniziò a viaggiare in Europa diventando a suo dire «a poco a poco europeo». Nel 1933 le sue opere, divenuto nel frattempo l’autore più tradotto di quel periodo, erano state bruciate dai nazisti. Egli si dichiarò fiero di condividere questa sorte con personaggi celebri come Thomas e Heinrich Mann, Franz Werfel, Sigmund Freud e Albert Einstein. Nel 1940 si rifugiò in esilio insieme alla moglie negli Stati Uniti e poi in Brasile ove si suicidò, non volendo sopravvivere alla distruzione dell’Europa e al dilagare della nuova barbarie nazista. Zweig si cimentò in ogni campo delle lettere, dalla lirica al dramma, dalla narrativa alla critica letteraria e alla storia. Tracciò interessanti biografie di personaggi storici quali Maria Stuarda. La rivale di Elisabetta I d’Inghilterra (Bompiani 2001), Erasmo da Rotterdam (Bompiani 2002), Magellano (Biblioteca Universale Rizzoli 2006). Adelphi ha pubblicato Amok (2004), Momenti fatali. Quattordici miniature storiche (2005), Bruciante segreto (2007), Mendel dei libri (2008).

Autore: Stefan Zweig
Titolo: Lettera di una sconosciuta
Editore: Adelphi
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 9 euro
Pagine: 83