La redazione de “Il Recensore.com” appoggia l’iniziativa portata avanti dall’Associazione Librai Italiani e dalla Confcommercio affinché il governo appoggi un disegno di legge che salvaguardi le librerie indipendenti e la piccola editoria. Per questo vogliamo pubblicare il manifesto che stanno distribuendo da un paio di mesi.
Le librerie indipendenti chiudono. Lo sai? Sai cosa sono?
Le librerie indipendenti vengono così definite perché non sono di proprietà dei gruppi editoriali.
Si tratta di attività commerciali libere, senza altro interesse se non quello di vendere libri, tutti i libri. Luoghi dove le persone parlano e si confrontano, dove il consiglio del libraio è ancora un bene prezioso, dove la politica di assortimento e di presenza degli editori – anche quelli più di nicchia – è garanzia di pluralità e di libera circolazione delle idee; dove la pratica del “consumo culturale” non degenera in “cultura consumata”.
Sai perchè stanno scomparendo?
Le librerie indipendenti devono fare i conti con costi di gestione sempre più alti, ma soprattutto con gli sconti indiscriminati sul prezzo di copertina, che è Stabilito dall’editore, praticati dagli altri operatori del settore, le catene editoriali e la Grande Distribuzione Organizzata: i margini diventano ogni giorno più esigui. Il libraio indipendente che, per rimanere sul mercato, decide di aderire alla logica degli sconti, finisce per soccombere ad essa. Se non accetta di svendere i libri, una parte dei clienti lo abbandona. La libreria, in un verso o nell’altro subisce un danno irreversibile. A volte sopravvive a stento, sempre più spesso abbassa Definitivamente la serranda. Gli esempi sono numerosissimi in tutta Italia.
Si sta assistendo ad una vera e propria desertificazione culturale, con larghe zone della provincia italiana totalmente prive di librerie, laddove storicamente avevano svolto un ruolo fondamentale di servizio alle famiglie e alla comunità.
Sai sperare che la leggere sia ancora uguale per tutti?
Le catene editoriali e la grande distribuzione possono oggi permettersi di contaminare il sempre più aggressivo mercato del libro con i loro meccanismi di sconto seducenti, causando irresolubili problemi di sopravvivenza per le piccole e medie librerie. Ciò è dovuto ad un clamoroso vuoto legislativo. Da anni e da più parti si sollecita la promulgazione di una LEGGE SUL LIBRO che regolamenti una volta per tutte il mercato editoriale-librario. La scelta più opportuna è senz’altro quella di ispirarsi alle normative vigenti nella maggioranza dei Paesi UE, quali ad esempio la Francia, la Germania, la Spagna dove le librerie e TUTTI i luoghi nei quali si vendono libri non praticano sconto o questo è estremamente limitato.
Una regola semplice, quella del prezzo fisso, alla quale devono attenersi, anche per le vendite attraverso internet, tutti gli operatori: le librerie di catene editoriali, le librerie indipendenti, la Grande distribuzione e i supermercati, che giocano i rispettivi destini su parametri di qualità, professionalità e offerta bibliografica.
Studi approfonditi e ben documentati evidenziano con chiarezza che la regolamentazione dell’offerta di sconto sul prezzo di copertina contribuisce a mantenere stabile il prezzo dei libri. In Francia grazie alla legge sul prezzo fisso, le librerie indipendenti sono cresciute di oltre il 30%, con conseguente aumento dei lettori.
Sai immaginare una pese senza librerie indipendenti? Cosa si può fare?
Molti, troppi italiani non leggono: oltre il 50% della popolazione con più di 6 anni di età non legge neppure un libro all’anno. Le librerie indipendenti garantiscono il pluralismo dell’informazione e l’assortimento della scelta in maniera capillare sul territorio. Il loro prezioso servizio contribuisce alla diffusione di cultura e allo scambio di idee fra i cittadini, promuovendo il libro e la lettura con indubbi benefici per la crescita sociale del nostro Paese. E in un Paese dove gli indici di lettura risultano fra i più bassi d’Europa, e nulla di serio ed efficace si è fatto finora per incrementare la pratica della lettura, la scomparsa delle librerie indipendenti non farebbe altro che contribuire al declino di una parte importante del nostro tessuto socio-culturale.
E’ veramente questo che si vuole?
I librai indipendenti faranno la loro parte per portare all’attenzione dei cittadini e delle Istituzioni le argomentazioni esposte in questo manifesto, convinti che possa essere la base di partenza per ripensare una politica globale a supporto del Libro e della Lettura in Italia.
Una legge per chi legge – Una mobilitazione nazionale per una Legge sul Libro e la Promozione della Lettura.
Chiunque tu sia, il tuo contributo è essenziale alla causa della sopravvivenza delle librerie indipendenti. C’è bisogno dell’adesione di tutti:
Del frequentatore abituale di librerie. Nessuno meglio di te sa cosa rischia di perdere.
Di coloro che in libreria entrano di rado. Stiamo difendendo anche il tuo “diritto a non leggere”. Se un giorno dovessi cambiare idea, è giusto che ci siano luoghi che sappiano accoglierti.
Della classe politica. Non è questione di schieramento. Ai parlamentari chiediamo come possa conciliarsi il loro mandato con un caso così vistoso di latitanza legislativa.
Chi applica sconti selvaggi approfitta comunque di una legge che non c’è.
Del mondo della cultura e della comunicazione. Scrittori, giornalisti, intellettuali, non percepite un vago accento monopolista quando riflettete sul fatto che questo o quel libro (magari il vostro!) “appartiene” a una casa editrice che lo ha pubblicato, lo distribuisce attraverso una struttura di sua proprietà e addirittura lo commercializza nei suoi punti-vendita a condizioni inaccessibili per le librerie indipendenti?
Il mercato in prospettiva non può che restringersi!
Degli editori. Piccoli, medi, grandi: senza una vostra catena di librerie quanto andrete lontano? Quando il mercato sarà tutto o quasi in mano a due o tre soggetti, che forza contrattuale avrete per dare visibilità ai vostri titoli e per non subire condizioni commerciali penalizzanti?
Delle Associazioni dei Consumatori. I consumatori devono sapere che le politiche di sconto non regolamentato inducono gli editori ad aumentare il prezzo dei libri, vanificando l’ipotetico risparmio dei lettori, in un futuro di sempre minore concorrenza.
Soltanto la pluralità di soggetti garantisce trasparenza, equilibrio e un vero mercato per tutti.
Ali Confcommercio
Associazione librai italiani