Un libro che racconta le donne di altri tempi che hanno conquistato e conosciuto uomini potenti li hanno conquistati, sedotti e spesso abbandonati. Giuseppe Scaraffia in “Femme Fatale” (Vallecchi, 2009), ci racconta il mito nato nell’800 della donna fatale. Ben 22 ritratti, di donne vissute in quell’epoca, ognuna ci racconta qualcosa di sé: sono intelligenti, belle, affascinanti e spesso crudeli.
Gli uomini le conquistano, o almeno cosi credono, e invece, proprio perché erano migliori di molti di loro, riuscivano a ingannarli.
Ci sono tante dame che attraverso le loro vite, ci fanno conoscere uomini famosi che sono stati sotto le lenzuola, ma anche no! Alcune di loro hanno fatto perdere d’amore alcuni giovani eppure non hanno lasciato che nessuno di loro le sfiorasse, oppure grandi donne conquistatrici passate alla storia come belle e pericolose. Tanti ritratti diversi eppure una cosa comune, il desiderio e l’amore per se stesse, la voglia di non essere delle prede, ma delle conquistatrici, alcune certo più fortunate di altre ma tutte hanno saputo sfruttare con il loro fascino il momento favorevole.
La femme fatale è una donna inafferrabile, più si concede e più sfugge a chi cerca di possederla, queste donne, vivono i loro amori e le loro passioni con ardore e sentimento perché è l’unico modo che hanno per vivere la vita seppur breve, in modo pieno fino alla fine. Tra loro troviamo la famosa Mata Hari ballerina e sensuale spia, la principessa senza cuore Cristina Belgioioso, Virginia Castiglione definita una donna pericolosa e ancora Alma Mahler, la più bella di Vienna, Sarah Bernhardt è la più grande attrice del suo tempo che fa impazzire Parigi e ancora tante altre.
Per loro uomini come Baudelaire, Hugo, Freud, Proust, Dumas, Wild, Klimt hanno perso la testa, sono stati ispirati dal loro fascino per creare sonetti, quadri, opere sinfoniche e tanto altro ancora, sono loro che hanno stimolato l’arte di fine secolo. Sempre spregiudicate, eccentriche, fuori dagli schemi, definite delle donne dal cuore di ghiaccio eppure passate alla storia come grandi amanti, loro sono parte delle belle epoche e della bella vita Francese del XIX secolo. Alla fine dell’800 queste donne hanno conquistato la libertà di essere se stesse, di concedersi per passione e non nascondersi e nonostante tutto non sempre sono state apprezzate, di certo alcune di loro sono entrate nella storia dei nostri tempi.
Il libro è come un sensuale spaccato in un’epoca non troppo lontana dalla nostra, fatto di carrozze, grandi balli, gonne di pizzo e intimo di seta, di amori tormentati di passioni consumate e alcuni finiti tragicamente, e leggendo le loro storie sono in grado di trasmetterci ancora tanto fascino e ammirazione.
Giuseppe Scaraffia è nato a Torino e insegna letteratura francese all’Università di Roma. Collabora al supplemento letterario de Il Sole24 ore. Ha scritto quattordici libri, tra cui Cortigiane, Dizionario del dandy, Scrivere è un trucco del cuore.
Autore: Giuseppe Scaraffia
Titolo: Femme Fatale
Editore Vallecchi
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 15 euro
Pagine: 144