Le ripide scogliere della contea inglese del Sussex sono teatro di “Strane creature” (Neri Pozza, 2009) di Tracy Chevalier. Un’avvincente storia di donne che lottano contro le ottuse convenzioni di un’epoca.
Nel 1811 a Lyme Regis piccolo villaggio ventoso sulla costa meridionale del Regno Unito sbarcano dalla natia Londra le stravaganti sorelle Philpot e la tranquilla routine del paesino viene scossa dalla visione di queste tre fanciulle in età da marito che alloggiano a Morley Cottage con vista sulla baia.
Louise ha una passione per la botanica, la diciottenne Margareth indossa degli insoliti turbanti e l’intellettuale Elisabeth, zitella che ha perso la speranza di maritarsi o forse non l’ha mai avuta “le mogli sono stabili come gelatine nello stampo, mentre noi zitelle siamo esseri informi ed imprevedibili” ama la storia naturale. La migliore amica di Elisabeth diventa Mary Anning, figlia dell’ebanista del villaggio, straordinaria ragazzina che ha la capacità di scovare sulle scogliere i resti preistorici che lei chiama ninnoli, di strani coccodrilli che altro non sono che ossa pietrificate di ittiosauri e plesiosauri, enormi dinosauri che dimostreranno la teoria dell’estinzione della specie. Tra Elisabeth e Mary nasce una grande e solida amicizia scaturita da questa comune passione, insieme dovranno lottare contro l’ottusità delle persone che le circondano come il reverendo Jones o Lord Henley, uomini dalle vedute ristrette, refrattari al progresso ed alla conoscenza.
Tracy Chevalier in questo libro traccia un’altra indimenticabile figura di donna realmente esistita. Mary Anning, colpita da un fulmine a 15 mesi e scampata miracolosamente alla morte “il ricordo di quel lampo mi attraversa ancora…” scoprì dodicenne nella spiaggia di Lyme un cranio di ittiosauro, rettile marino estinto che avrebbe reso possibile quella svolta negli studi sull’evoluzione che ebbe il suo apice nel 1959 quando Charles Darwin pubblicò L’origine della specie. Il nome di questa indomita ed energica donna compare spesso nelle vetrine dei musei della scienza britannici. Proprio visitando un museo di dinosauri insieme al figlio l’autrice scoprì l’esistenza di Mary e rimase attratta dalla sua vita particolare.
Negli stessi luoghi dove Jane Austen ambienta Persuasione e dove il paleontologo Charles seguace di Darwin ne “La donna del tenente francese” di John Fowles recupera fossili lungo la costa, in piena atmosfera romantica sturm und drang Tracy Chevalier colloca una storia di emancipazione femminile. Non c’è il lieto fine consolatorio alla Austen in “Strane creature”, qui sia Elisabeth sia Mary cercano la loro strada perché non accettano la loro condizione di donne in cerca di marito come la società impone loro, i fossili “corpi pietrificati di creature morte molto tempo fa” rappresentano un’occasione di riscatto, di avere una vita propria, indipendente.
Nell’Inghilterra previttoriana dove la riservatezza, l’autocontrollo e la discrezione sono le regole da seguire, un’altra vita è dunque possibile.
Tracy Chevalier è nata nel 1962 a Washington. Ha conseguito la laurea in Letteratura Inglese all’Oberline College nell’Ohio. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra dove ha lavorato a lungo come editor. Il suo primo romanzo è La vergine azzurra (Neri Pozza 2005). Con La ragazza con l’orecchino di perla (Neri Pozza 2000) ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico e di critica. Bestseller internazionali sono stati anche i libri successivi Quando cadono gli angeli (Neri Pozza 2002), La dama e l’unicorno (Neri Pozza 2003), L’innocenza (Neri Pozza 2007).
Autore: Tracy Chevalier
Titolo: Strane creature
Editore: Neri Pozza
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 16,50 euro
Pagine: 286