Marta Ottaviani ha presentato il suo libro “Cose da turchi” (Mursia, 2009) a Milano lo scorso 11 marzo presso La Feltrinelli in piazza Duomo. All’evento, oltre alla giornalista, sono intervenuti Marcello Foa de “Il Giornale” e il Prof. Vittorio Emanuele Parsi. Un libro tra romanzo e reportage giornalistico che descrive, con ironia e passione, la terra degli hamam, dei bazar e dei minareti, ma anche quella in cui sono ancora irrisolti il genocidio armeno, la questione curda e il il rapporto fra laici e filo-islamici. Conoscere la Turchia è come assaporare un elisir goccia a goccia.
Turchia, la scelta di Marta. L’autrice milanese ama questo paese e ha sposato e sta sposando le sue culture, i suoi costume e le sue tradizioni. Con profondo rispetto ma anche senso critico tipico del giornalista (straniero). “Marta – dice Foa – ha scelto di parlare di questo paese con un approccio decisamente riuscito e gradevole per il lettore. Si tratta di un racconto personale con vero trasporto così’ da offrire un resoconto della Turchia con gli occhi di chi l’ha vissuta e la vive quotidiamente“.
L’amore per i turchi. E’ il Prof. Parsi a sottlinearlo: “Il libro di Marta è molto bello perchè racconta il suo amore per il popolo turco e descrive la sua storia personale che è sicuramente un fattore accattivante del volume. L’elemento biografico sfuma man mano che procede la narrazione e si prendono le distanze dai fatti che accadono“. L’autrice, quindi, da “semplice” protagonista e cittadina turca si mette nei panni della giornalista e analizza pregi e difetti di un popolo turco che ama profondamente.
Un libro per la gente. Marta Ottaviani è chiara nella sua esposizione e chiarisce l’obiettivo di “Cose da turchi”: “Ho scritto questo libro principalmente per la gente e per chiarire molti dubbi su questo paese“. “Ho deciso – prosegue l’autrice – di raccontare questa storia e all’inizio l’ho intesa come personale poi invece ho preferito allargare il discorso e sviluppare più la parte da giornalista“. Dell’esperienza turca, che è ancora attuale, la gionalista conferma di aver imparato molte cose, afferma che “questo paese merita di avere una certa considerazione soprattutto in relazione alla discussione se accettare o meno il paese nell’Unione Europea“. Un grande paese che “non merita la superficialità sulla stampa” con un atteggiamento politico europeo che “non aiuta l’inglobamento della Turchia e delle sue idee”. E’ necessaria, dunque, una corretta informazione su un paese che come ricorda Foa “non ha ancora risolto i problemi con il passato“.
Marta Ottaviani è nata a Milano nel 1976. Laureata in Lettere Moderne, viene ammessa all’Istituto per la formazione al Giornalismo “Carlo de Martino”. Nell’ottobre del 2005 parte per la Turchia, dove, in breve tempo, comincia a lavorare per l’agenzia di stampa Apcom, per i quotidiani “Il Foglio”. “Il Giornale”, “L’Avvenire”, per Radio 24 e per il settimanale “Io Donna”. Commentatrice di Radio Tre Mondo ed editorialista del quotidiano libanese “An Nahar”, vive attualmente ad Instanbul.