Un viaggio nella storia dell’Italia dell’ultimo secolo, nella vicenda personale di uno dei più noti giornalisti del nostro Paese. Giampaolo Pansa ne “Il revisionista“(Rizzoli, 2009) si libera “dei veleni della politica politicante“.
E racconta le esperienze e le persone, cittadini comuni e personalità di rilievo, che ha conosciuto nel suo lavoro.
“Un giorno un amico mi ha chiesto; “Non ti irriti quando ti danno del revisionista?” Gli ho risposto: “All’inizio lo ritenevo un mezzo insulto… Poi, libro dopo libro, la parola revisionista ha cominciato a piacermi. E ho iniziato a usarla. Anzi a rivendicarla con orgoglio. Se qualcuno oggi mi domanda se sono un revisionista, rispondo: sì, lo sono, e vorrei diventarlo sempre di più“.
“Un rompiscatole, un bastian contrario, uno spacca vetri“, come si autodefinisce lui stesso, l’autore rivendica la sua estraneità alla casta politica di ogni schieramento e la sua libertà d’opinione. La sua vita non sarà un romanzo, ammette, ma anche un’esistenza “normale” può riservare qualche sorpresa. E nelle pagine del suo libro Pansa si augura che i lettori possano ritrovare anche la loro storia.
“Il revisionista” si apre con il ricordo dell’infanzia dell’autore per poi passare al racconto degli anni della guerra e della giovinezza, quelli in cui cominciarono gli studi e le ricerche storiche che portarono alla nascita dei suoi libri. Pubblico e privato si fondono nella rievocazione appassionata che chiama in causa avvenimenti che fanno parte della storia di tutti gli italiani e di personaggi di variegata umanità.
Si parte con le donne che l’hanno accompagnato nel suo percorso di formazione: per prima la nonna Caterina, donna forte e autoritaria che con lucida semplicità di popolana si dichiarava del “partito della miseria“. Al suo fianco Erminia, la zia paterna, la Giacoma, una vicina di casa e Regina, una zitella sui trenta appena passati: maestre di vita e femministe “senza saperlo“. Ma compaiono anche personaggi noti della scena politica e sociale Junio Valerio Borghese, comandante della X Mas e fondatore del Fronte Nazionale, Giorgio Almirante, Massimo D’Alema, Giulio De Benedetti, Eugenio Scalfari, Piero Ottone.
Un libro affollato di esseri umani, a volte famosi, a volte ignoti ma che riconduce i lettori a rivivere le vicende del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi.
Giampaolo Pansa, 74 anni anni, è un giornalista e scrittore italiano. Ha lavorato a La Stampa, Il Giorno, Il Corriere della Sera, Panorama. Ha lavorato a lungo a La Repubblica, di cui è stato vicedirettore, ed è stato condirettore di L’Espresso. Oggi collabora con Libero e tiene la sia rubrica “Il bestiario” sul Riformista.
Voto: 8
Autore: Giampaolo Pansa
Titolo: Il revisionista
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 17,60 euro
Pagine: 482