“La Panzanella” (Feltrinelli, 2009), primo libro di Giulia Villoresi, racconta la storia di Carlotta, brutto anatroccolo adolescente. Tra episodi, ricordi e pensieri affronta la difficile crescita e la costante ricerca di amore e bellezza.
Carlotta Cordelli detta la Panzanella o la Gnoccolona a causa dei suoi chili di troppo, è una ragazza romana di discendenza partenopea. Figlia di una madre bellissima e nipote di nonni affascinanti, si vede brutta, sgraziata e grassa e si sente esclusa dall’universo dei suoi coetanei per la sua diversità: non è infatti solo il fisico a renderla differente, ma anche quel flusso ininterrotto di pensieri e riflessioni, tra l’onirico e il filosofico che accompagnano il corso delle sue giornate.
Il romanzo, come una sorta di diario, ripercorre la vita di Carlotta: la cattiveria delle suore della scuola elementare con le prime sofferenze e i primi rifiuti, gli anni delle medie e della trasformazione del corpo, l’amara scoperta della sessualità, la volontà di essere diversa e sentirsi anarchica, le sigarette fumate di nascosto, il sabato in discoteca, le vacanze al mare e quella ad Amsterdam, tra lo sballo e l’angoscia, la gita ad Atene, l’esperienza della morte e anche quella della tortura e della cattiveria, le avventure con ragazzi più grandi, i continui tentativi di dimagrimento, la notte bianca romana, etc. Fino all’incontro del tanto sospirato amore, che però non sarà la cura di tutti i mali della ragazza e del suo senso di inadeguatezza verso il mondo, ma solo un altro tassello della vita, che le servirà per continuare a formarsi e a crescere.
“Volevo essere adeguata ma non possedevo il segreto. La bellezza e l’amore erano le due cose a cui ancora pensavo di più”.
Carlotta è l’emblema di una generazione pigra, solitaria e depressa, all’incessante ricerca di qualcosa in cui credere e che talvolta è talmente in attesa dell’avvenire da essere incapace di riconoscere e apprezzare il valore del presente.
L’autrice è riuscita a raccontare con sagace ironia e uno stile immediato, tipico del pensiero, una storia di disagio e di passaggio, quello dall’adolescenza all’età adulta. Ciò che colpisce di più il lettore, però, non è tanto la trama, verosimile, ma non innovativa, quanto la profondità e la piacevolezza delle osservazioni filosofiche che costellano il romanzo.
Giulia Villoresi (Roma, 1984) cura le relazioni esterne in una piccola casa editrice e scrive di cinema. Si sta specializzando in Storia Moderna. Questo è il suo primo romanzo.
Info: intervista all’autrice
Voto: 6,5
Autore: Giulia Villoresi
Titolo: La Panzanella
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 14 euro
Pagine: 200