“L’ultima regina“ (Corbaccio, 2009) di C.W. Gortner, traduzione di Valeria Galassi, narra la vita leggendaria di Giovanna di Castiglia, Infanta di Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona regnanti di Spagna. La storia inizia nel 1492, con la conquista di Granada, da parte dei Reyes Catolicos, così titolati da Papa Alessandro VI Borgia, dopo ben tre secoli di dominazione moresca. DOCUMENTI/La storia di Giovanna la pazza
La Princesa Joana, insieme alle sue sorelle, scopre l’Alhambra, fortezza rossa, simbolo della potenza dei mori. Nonostante abbia solo 16 anni viene data in moglie, secondo giochi dinastici tipici di quel periodo, a Filippo di Fiandra figlio dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I. In tal modo l’erede nato da questa unione sarebbe divenuto possessore di un vastissimo territorio oltre che pretendente alla corona imperiale. Ma la felicità è di breve durata: Giovanna viene tradita proprio dalle persone che ama di più, il padre e il consorte intenzionati a dichiararla pazza pur di sottrarle il trono di Castiglia ereditato in linea diretta dalla madre.
Gortner fa parlare in prima persona Joana la Loca, ormai rinchiusa da 46 anni nella fortezza di Tordesillas, la quale ripensa al passato perché “…una regina non può dimenticare”. Allora ecco la descrizione dell’Alhambra, i genitori Isabella e Ferdinando, lei regina guerriera che partorisce i propri figli (4 femmine ed un maschio) sempre in città diverse della Spagna e lui, padre amatissimo, i giochi felici con la piccola hermana Caterina, futura sfortunata prima moglie di Enrico VIII d’Inghilterra, il matrimonio e l’amore per Filippo il Bello, che spesso e volentieri si concede troppe distrazioni matrimoniali, la cupa corte asburgica e quella bigotta spagnola.
Coinvolgente ritratto di un’epoca dove colpiscono le figure di Ferdinando ed Isabella sponsor di Cristoforo Colombo che veleggia verso le Americhe, unici regnanti per quei tempi che anche se unificarono la Spagna, mantennero a causa di patti matrimoniali poteri identici e distinti sia nel regno di Castiglia sia in quello di Aragona.
Ma Giovanna fu davvero pazza? O fu solo una pedina innocente vittima della ragion di Stato, lei donna sensibile, coraggiosa, infelice e ribelle fin dall’infanzia, costretta ad annullare il proprio ruolo e la propria dignità di donna? Ciascun biografo ha dato una versione diversa e Gortner lascia al lettore il giudizio sull’intera vicenda. La vita dell’Infanta Joana, nata a Toledo nel 1479 e morta a Tordesillas nel 1555, certamente una delle storie più drammatiche di tutto il Medioevo, affascina ancora dopo cinque secoli. Dal ritratto conservato presso il Kunsthistorisches Museum a Vienna di Juan de Flandes, Giovanna osserva i visitatori con un sorriso appena accennato. La sua rivincita l’ha ottenuta: suo figlio Carlo V d’Aburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero, fu padrone di un impero diviso in tre continenti e talmente vasto da fargli esclamare la frase: Sono padrone di un impero su cui il sole non tramonta mai.
C.W. Gortner è nato a Malaga in Spagna e vive in California. Ha conseguito un Master in Fine Arts al New College of California. Appassionato al periodo storico del Rinascimento, ha tenuto seminari universitari sulla storia del XVI in Europa. L’ultima regina è il suo secondo romanzo dopo The secret lion. Collabora con Historical Novels Review.
Voto: 7
Autore: C. W. Gortner
Titolo: L’ultima regina
Editore: Corbaccio
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 19,60 euro
Pagine: 420