“Il coraggio che manca” (Bur, 2009) è l’esordio di Debora Serracchiani, neo parlamentare a Strasburgo, eletta nella file del Pd lo scorso giugno (oltre 144.000 preferenze), diventando la stella nascente della politica italiana. Il pamphlet, lettura consigliata agli elettori del partito democratico ed ai suoi avversari politici, racchiude i dogmi di una generazione spaesata guidata da una casta priva di senso d’orientamento e da una dirigenza annientata da lotte intestine tra fazioni troppo poco dissimili.
“Io non ho sponsor, io sono quella che sono e devo crearmi uno spazio sul campo“. Un giorno ha preso la parola per dire forte e chiaro ai vertici del Pd un “basta!” che ha fatto centro dove avevano fallito in molti. Le sue parole schiette, il suo sguardo di speranza, hanno risvegliato un intero partito. Acclamata persino in Spagna dove l’hanno definita l’Obama d’Italia, il popolo di internet, facebook compreso, non fa che parlare dell”‘effetto Debora” e della ragazza con la frangetta dal dolce sorriso timido. Popolo che l’ha sostenuta e votata. Oggi Debora, già eletta in Europa, è candidata alla segreteria del partito democratico nella sua regione, il Friuli Venezia Giulia.
Il giovane avvocato di Udine racconta di come è riuscita a far tornare a tanta gente delusa la voglia di immaginarsi il futuro, esprimendo, senza timore alcuno, il proprio pensiero, andando incontro a critiche dure e facili pregiudizi.
Debora Serracchiani analizzando la propria vita di militante ed innanzitutto di elettrice, quando ancora ignorava la differenza tra Berlinguer e Aldo Moro, racconta del primo voto ai Verdi ed alla difficoltà a distinguere i partiti della prima repubblica coinvolti nell’enorme tsunami politico giudiziario di tangentopoli, giungendo sino all’ottobre 2007, alla nascita del Pd.
L’entusiasmo per la prospettiva di una stagione nuova inaugurata dalla vittoria trasbordante di Walter Veltroni alle primarie, in qualità di primo segretario del PD, s’infrange nell’incapacità di intervento nella politica di contrasto all’attività del governo di centrodestra guidato da Berlusconi, nelle scelte dei soliti candidati a cui vengono riservati posti di riguardo e soprattutto di un’efficace intervento di rinnovamento e di rigore contro quei governatori campani, simbolo di una politica debole e priva di capacità sufficiente a dirigere con moralità e coraggio il territorio italiano.Il coraggio c’è, basta sapere dove cercarlo.»
Debora Serracchiani, avvocato, ha 38 anni e vive a Udine. È segretaria comunale del Pd della sua città e membro del Consiglio provinciale. Alle elezioni europee del 6 giugno 2009 è stata la più votata del Nordest. È europarlamentare per il Partito democratico. Il suo sito è: www.serracchiani.eu
Voto: 6,5
Autore: Debora Serracchiani
Titolo: Il coraggio che manca
Editore: BUR
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 12 euro
Pagine: 120