“Etnografie della rete” (Franco Angeli, 2008) di Diana Salzano è una ricerca sulle modalità di interazione che giovani heavy user di internet intrattengono in ambienti virtuali come blog, chat e MUD (multi user dungeon). Diana Salzano ha condotto una serie di focus group a gruppi di studenti tra i 14 e i 24 anni suddivisi tra scuole superiori e università, tra nord e sud Italia, tra metropoli e città di provincia (nello specifico Napoli, Avellino, Milano e Brescia).
Il tutto per verificare come e in quali circostanze, a partire dalle riflessioni di J.D. Peters sulle forme dialogiche e disseminative della comunicazione in rete, possano convivere forme di comunicazione one-to-one assieme a forme di tipo broadcast, facendo luce su temi quali la costruzione identitaria e la socializzazione in ambienti online.
Lo studio si configura come una sorta di diario di bordo del giovane esploratore telematico e individua modalità di identizzazione, socializzazione e comunicazione online riconoscibili nelle principali teorie dei Cultural Studies e della Comunicazione, a partire dalle basi conoscitive della CMC – Computer Mediated Communication fino ad arrivare alle logiche dell’etnografia connettiva della Hine. Le pratiche di produzione di senso della diffused audience (pubblico in cui qualunque attività si qualifica come attività performativa) e i fenomeni di mediattivismo (audience di prosumers) sono così indagati integrando contesti sociali online e offline.
I risultati dello studio portano a delineare tempi e modi di utilizzo della rete da parte di questi attori sociali e analizzare 13 macroaree semantiche alla luce del paradigma petersiano: dai parametri di comunicazione sender oriented vs receiver oriented, a quelli di una comunicazione focalizzata sul messaggio o orientata alla relazioni, di una comunicazione monomediale o multimediale, monosemica o polisemica, fino alla percezione di eventuali differenze nel modo di comunicare tra nord e sud Italia, tra metropoli e città.
L’analisi delinea pratiche di comunicazione quali modi divergenti di accesso a contenuti sempre più convergenti (Jenkins), dove il multitasking si innalza a pratica necessaria per poter navigare in una molteplicità di stimoli e focalizzare una maggiore attenzionalità solo laddove questi stimoli si mostrino più significativi.
I giovani, coinvolti nei focus group, sono i surfers più intraprendenti e si configurano termometro di questo cambiamento.
Diana Salzano è ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Salerno. Tra le sue ultime pubblicazioni: Lo sguardo disancorato. Società globale e comunicazione, Editoriale Scientifica, Napoli 2003; “L’immagine assolta” in Agata Piromallo Gambardella (a cura di), Violenza e società mediatica, Carocci, Roma 2004; “Reti di senso e pratiche comunicative in ambienti digitali”, in Agata Piromallo Gambardella, Arturo Lando, Diana Salzano (a cura di), Comunicazione & Significazione. Fenomeni culturali e rappresentazioni sociali tra mass media e new media, QuiEdit, Verona 2007; per Franco Angeli ha già pubblicato nel 2004: Agata Piromallo Gambardella, Gabriella Paci, Diana Salzano, Violenza televisiva e subculture dei minori nel meridione.
Voto: 7
Titolo: Etnografie della rete. Pratiche comunicative tra on line e off line.
Autore: Diana Salzano
Editore: Franco Angeli
Anno di pubblicazione: 2008
Prezzo: 20 euro
Pagine: 224