“Forse sono una ragazza prodigio. Ma non so bene in che cosa“. E’ il libro esordio di Pataterna, blogger napoletana dall’identità confusa e nascosta, edito qualche mese fa dall’editore romano Castelvecchi. E’ la storia semiseria, nuda e cruda, di una 20enne di Napoli che dalla terra campana emigra un po’ per sfida un po’ per disperazione, a Roma. Nella città del tutto si può e “si spera”.
Città nuova, vita nuova. Pataterna, come tutte le ragazze della sua età, una volta arrivata a Roma è alle prese con la sistemazione nella nuova realtà metropolitana. In quella città che, a suo dire e vedere, è altezzosa e “fondamentalmente falsa”, dove ti dicono “abella, anche se fai schifo“. Trovata l’abitazione, nella Chinatown di Piazza Vittorio, la coabitazione giorno dopo giorno regala meraviglie cultural, di tradizione e di linguaggi. Proprio a lei che, con la R moscia, ha convissuto sin da piccola uscendo fuori da quel “tunnel” soltanto da grande.
Diari della nuova vita. Sono i racconti che Pataterna fa della sua maturazione fuori Napoli, in quel mondo ovattato fatto di amici di scuola rivisti su Facebook e snobbati per non subirsi i loro vanti post laurea. Dentro ci sono rivelazioni, ragionamenti di una ventenne che vive il carpe diem, accuse ad una società feroce.
Sedute di analisi. E’ qui che il libro sale di tono, acquisisce quello slancio necessario che dona al libro quel pepe necessario a concludere la storia. Nel suo nuovo percorso di vita nella capitale, la protagonista si “rifugia” dal Dott. Maurizio Canali, classe 1972 ribattezzato da Pataterna “il Catacomba”, perché non parla “al massimo se ne esce fuori con le frasi dei baci Perugina“. Un dialogo fatto di segreti che sfocia in un amore (non corrisposto) verso la ragazza che si dimostra forte, decisa nel “vomitare” i suoi dubbi e le sue incertezza esistenziali.
Stile frizzante, narrazione lenta. Pataterna narra la storia con un lessico strambo, fatto di verbi volutamente sbagliati e detti napoletani a ripetizione. Lo stile ne risulta fresco con frequenti richiami dialettali campani fusi ad approssimative (tipiche dei turisti) citazioni romanesche. Il ritmo del libro tuttavia subisce una lieve inflessione. Si comincia con la novità del viaggio a Roma per poi adagiarsi sempre di più verso una calma piatta che annoia a stupisce data la giovane età dell’autrice. Il libro non è noioso, ma soprattutto nella parte centrale, rischia di essere abbandonato perché troppo fermo nella narrazione.
Dal 2007 Pateterna gestisce un blog dal titolo “Sto bloggata con la sghiena” che racchiude le esperienze di una ragazza negli anni più difficili, quelli in cui ci si chiede: meglio il perizoma o le mutande a culotte?
Voto: 5
Titolo: Forse sono una ragazza prodigio.Ma non bene in che cosa
Autore: Pataterna
Editore: Castelvecchi
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 12,50 euro
Pagine: 159