Mercoledì 1 luglio, durante la manifestazione “Roma si libra“, è stato presentato “Bancone verde menta” (Elliot, 2009). Il secondo romanzo di Simona Baldanzi è stato discusso da Alex Pietrogiacomi e Gianfranco Franchi.
Amore e città, passioni e ricordi. Questo è un libro che lascia il segno e conferma la maturità letteraria della giornalista toscana. Pagine in cui le esperienze “sentimentali si legano con i discorsi generazionali“: questo è il valore aggiunto del libro. E’ un libro per le donne, dedicato a quelle “si perdono quando si innamorano” ma anche “agli uominie alle città che mi sono persa quando mi sono innamorata di questa storia“. E’ un romanzo di immagini e colori. E di sapori. In cui il bancone rappresentata un punto di ritrovo ma anche di ritorno, il verde un colore deciso, la menta un sapore forte.
Il privilegio della scrittura. E’ quello di cui può godere la Baldanzi. Per lei infatti sia l’amore che il dono della scrittura rappresentato un grande privilegio che si consuma con poco ma rende molto, a livello di emozionale. E proprio questo le permette di coniugare quello che è molto evidente in “Bancone verde menta”: coniugare impegno civile e passione politica. Ma non influenzando il lettore bensì, come afferma l’autrice ligia al dovere dell’informazione, “dando degli input che poi posso essere approfonditi“.
Sentimenti tra lirica e politica. Il mix che ottiene Simona Baldanzi nel suo ultimo libro non è facile. E non è letale soprattutto. E’ come mischiare assaporare un Mojito e parlare di terrorismo: lei affronta l’amore e parla di questione sociali, drammi cittadini, disastri politici. Fiera sostenitrice anti Tav, per i suoi studi universitari culminati con la tesi in questione, la ragazza del Mugello è “una voce della sua terra” come afferma Gianfranco Franchi. Che aggiunge: “La lettura del libro non è assolutamente appesantita da riflessioni politiche, la scrittura è lirica con descrizioni favolistiche. La Baldanzi riesce a dare i ritmi al dialogo, non c’è niente di artificioso in queste pagine.”
Una strana e dolce storia d’amore. La protagonista del romanzo, Monica, vive i suoi sentimenti. Che si legano a città, persone, ricordi e nostalgie. Luoghi della memoria in un racconto dove, come afferma Alex Pietrogiacomi, “i sentimenti si colorano di odori“.
E’ un romanzo in cui si esalta l’amore, quello puro. Quello che “non rinfaccia” perchè l’amore è gratis.
Simona Baldanzi è nata nel 1977 nel Mugello. Ha pubblicato nel 2006 “Figlia di una vestaglia blu” (Fazi). Questo è il suo secondo romanzo. Il suo sito internet è www.simonabaldanzi.it