Primo venne Caino (Salani 2018) di Mariano Sabatini è la seconda meravigliosa opera che il giornalista e autore romano dedica alla figura di Leo Malinverno, già protagonista de L’inganno dell’ippocastano (Salani 2016).
Un noir che più noir non si può questo romanzo che segna il ritorno del giornalista investigatore Leo Malinverno, affascinante, intelligente, intuitivo e con una fidanzata di venti anni più giovane. Il giornalista creato dalla penna e dalla fantasia di Sabatini è un personaggio variegato che da solo meriterebbe già la lettura dell’intero romanzo. Instancabile anche quando la vita privata e lavorativa gli danno filo da torcere Malinverno non si arrende e decide di intraprendere una vera e propria indagine personale sugli ultimi eventi efferati che colpiscono una Roma estiva e assonnata. Leo riceve, infatti, la telefonata di un suo amico vicequestore, Jacopo Guerci, che lo ragguaglia sul secondo dei delitti compiuti con un preciso rituale. Le vittime rivenute presentano l’asportazione della pelle dove sono presenti i tatuaggi. A questo punto, l’ipotesi di uno spietato e feroce serial killer è più che avvalorata. La stampa e gli inquirenti iniziano a parlare del Tatuatore e le forze dell’ordine mettono su una caccia spietata in una capitale semi deserta ma comunque impaurita.
Chi è il Tatuatore? Leo Malinverno è disposto davvero a tutto per scoprirlo e inizia una personale indagine che lo porterà a scoprire nuovi scenari e nuovi possibili colpevoli, anche in ambienti del tutto insospettabili dove il Male e la Morte sembrano nascondersi, anzi, con maggiore facilità. Leggendo Sabatini si scopre che il noir all’italiana gode ottima salute che i libri degli autori nostrani nulla hanno a che invidiare a quelli dei mercati internazionali. Primo venne Caino è un noir realistico nel senso più arcaico del termine. Nulla è, difatti, risparmiato al lettore. Scene cruente, sangue, rituali feroci tutto è descritto e portato alla luce per una narrazione incalzante e che non lascia fiato.
Mariano Sabatini, però, fa un passo in più: accanto alla crudezza e al realismo del noir affianco magistralmente l’indagine psicologica quella portata avanti con maestria dal suo protagonista e che rende i lettori a loro volta investigatori alla pari.
Primo venne Caino è un romanzo da non farsi scappare, un vero cult per questo inverno da leggere stando al caldo e ben chiusi in casa.
Mariano Sabatini è nato a Roma nel 1971. Giornalista, scrive per quotidiani, periodici e web. In passato è stato autore di programmi di successo per la Rai, Tmc e altri network nazionali, ha condotto rubriche in radio e oggi è molto presente sulle maggiori emittenti come commentatore. Ha scritto diversi libri. L’inganno dell’ippocastano (Salani, 2016) è il suo primo romanzo: in seconda edizione dopo due settimane dall’uscita, si è aggiudicato il premio Flaiano e il premio Romiti Opera prima 2017.
Autore: Mariano Sabatini
Titolo: Primo venne Caino
Editore: Salani
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo: 15 euro
Pagine: 267