Intenso e diretto Jacob Olesen che fino al 20 gennaio sarà protagonista del recital letterario Primo al Teatro Argentina di Roma. Tratto dal libro Se questo è un uomo di Primo Levi con regia di Giovanni Calò e prodotto da Enrico Carretta, lo spettacolo si inserisce nel percorso di Stagione “Il Dovere della Memoria” nell’ambito delle iniziative di “Memoria genera futuro” organizzate da Comune di Roma.
Racconto storico e dolore, sentimenti umani e abominio si susseguono nella mimica perfetta di Olesen che in 75 minuti rende gli spettatori partecipi di una delle pagine più dolorose della storia. Un libro che viene vissuto in prima persona dall’attore svedese, ormai abituato a recitare testi nelle biblioteche, alternando italiano e tedesco, con un ritmo serrato che viene reso emozionante dalle musiche e dalle luci. Un sipario immobile ma che fa presa, non distoglie ma cattura la narrazione, diventa un pugno nello stomaco, diventa storia che entra nel cuore, diventa memoria che resta.
Una testimonianza necessaria. «A volte si sopravvive per poter raccontare. – racconta Giovanni Calò – Primo vuole dare voce alla sua testimonianza, perché non si può dimenticare, non si deve. La parola di Levi, insieme alla grande valenza letteraria del suo racconto, hanno favorito il nostro lavoro e mostrato la strada da seguire. I suoi dialoghi hanno già una forza teatrale e la descrizione che fa degli uomini aiuta il lavoro dell’attore».
Copyright: Teatro Argentina
Sottratto alla vita per essere condotto nel luogo della morte, Primo Levi e la sua testimonianza sono rappresentati con stupore razionale, semplicità e con leggerezza, per guidare lo spettatore verso «una sentenza senza gridargliela nelle orecchie, senza dargliela già fabbricata». Sul palcoscenico rivivono le atrocità ma soprattutto i momenti e gli episodi di vita quotidiana, di distensione, di sogno, per conservare la carica umana dei personaggi, anche se annientati dalla violenza e consumati dal conflitto permanente al quale cercavano di sopravvivere.
La Giornata della Memoria a teatro. Spettacoli, musica, film, dibattiti: gli appuntamenti programmati dal Teatro di Roma per il 27 gennaio nelle sale di Argentina, India e Villa Torlonia per ricordare, testimoniare e continuare a costruire consapevolezza e senso critico nelle coscienze.
Che non finiscano mai né la sabbia né il mare di Maria Inversi, 23 gennaio
Lo sguardo oltre il fango. La ragazza n°65738 di Simone Martino e Lorenzo Cioce, 24 • 26 gennaio
Son morto che ero bambino. Francesco Guccini va ad Auschwitz proiezione film, 27 gennaio
Comici nei campi nazisti e Grotesk! conferenza e spettacolo, 28 gennaio
Shoah. Frammenti di una ballata di e con Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa _31 gennaio • 1 febbraio
Tante facce nella memoria regia Francesca Comencini _ 14 • 18 marzo