Chissà cosa pensa Rich Cohen del recentissimo ultimo disco dei Rolling Stones – perché, lui, ultimo privilegiato biografo della band, ne è un fan accanito ma non sfegatato – o meglio, nonostante lo sia, ha il buon gusto di scrivere che i Rolling Stones hanno inciso parecchi brutti dischi. Lo fa nel volume Rolling Stones Rock’N Roll Love (tradotto da Dade Fasic per Sperling & Kupfer), di facile impianto narrativo ma sufficientemente ordinato, oscillante fra aneddotica varia, storie personali (compresa quella drammatica di Marianne Faithfull che per molto tempo rinunciò alla carriera “per fare la compagna a tempo pieno” di Jagger, o quella tragica di Brian Jones, assai inquieto fondatore della band); ma non manca, per fortuna, una lettura dell’evoluzione musicale del gruppo.
La cui storia Cohen racconta dall’inizio, dall’incontro decisivo di Jagger e Richards, “all’inizio due nerd” a caccia di dischi introvabili, specie provenienti dalla Chicago Blues, che si conobbero alle scuole elementari per poi prendere strade diverse (estrazioni sociali poco compatibili). Il caso volle che anni dopo si incontrassero di nuovo alla stazione di Dartford, diretti a Londra. Figlio di papà Mick, in ritardo per la lezione di storia finanziaria (c’è, nel magnifico esemplare di animale sex, drugs and rock’n’roll, un potenziale uomo della City), macilento e quasi céliniano l’altro, segnato da un’adolescenza difficile in una Dartford postguerra assai indigente (“Ero fortunato se avevo un paio di calzoni” scrive il chitarrista nella sua autobiografia Life).
Questo e molto altro ancora a Cohen verrà raccontato dai diretti interessati e gente varia – per il materiale di prima mano, per l’osservazione diretta, dovrà aspettare il 1994 quando sarà accreditato come giornalista al seguito della band. Da lì inizia un classico dietro le quinte, trasformatosi nel tempo in una durevole amicizia (con Jagger – e Scorsese – Cohen ha scritto anche la sfortunata serie televisiva Vinyl).
La premessa iniziale ci soccorre per capire che l’innamoramento duraturo dell’autore verso il gruppo che, va da sé, ritiene il migliore della storia, lo rende sostanzialmente credibile. In un’intervista recente ha dichiarato di studiare i Rolling Stones “come gli antichi studiavano l’arte della guerra”. Si direbbe, come uno studioso che dedica la vita a uno scrittore di cui conosce testi, paratesti e minutaglia biografica. Al riguardo non manca nulla: retate, processi, scazzi, tossicomanie, ville, film, viaggi, donne, gelosie reciproche – vedi il gioiello di Gimme Shelter: come la musica e l’arte possano trasformare una storiaccia cupa di donne contese fra amici (sempre i soliti due) in bellezza. E riff e idee musicali colte nel loro momento originario – certo, il meglio l’avevano fatto venticinque anni prima: Cohen non ha visto nascere capolavori, ma ne ricostruisce i momenti capitali (i quattro album tra fine ’60 e inizio ’70).
E segue le singole vicende dei protagonisti, con un occhio di riguardo per Jagger, “il più grande frontman del mondo” – che a suo avviso “tende a sminuire il suo ruolo”. Su questo avremmo qualche dubbio – lo stesso Cohen ammette che conoscere davvero Jagger è impossibile, e a leggere il suo libro, godibilissimo peraltro, assieme a quello di Richards saltano fuori punti di vista differenti (del resto, stiamo parlando di una rockband: mai come in quel mondo mitopoiesi e realtà effettuale si imbrogliano a vicenda): Jagger provò una sua strada da solista che fu un clamoroso fallimento. Laddove lo stesso cantante individua in Satisfaction l’hit che permise al gruppo di dare una svolta alla propria storia. Di quelle capitali, fino a quando si suicidarono nell’autocompiacimento. Che purtroppo è durato decenni. L’ultimo Blue and lonesome di cover sanguigne – originaria matrice blues – sembra quasi un epitaffio che dica al mondo “ehi, abbiamo fatto un sacco di cazzate, vero, ma noi questo siamo stati, i Rolling stones”.
Rich Cohen è autore di numerosi bestseller del New York Times. È cocreatore della serie Vinyl con Martin Scorsese e Mick Jagger. Vincitore di molti premi, attualmente scrive per Vanity Fair e Rolling Stone, ma ha lavorato anche per The New Yorker, The Atlantic e Harper’s Magazine. Vive in Connecticut. www.authorrichcohen.com.
Autore: Rich Cohen
Titolo: Rolling stones, Rock,N’Roll Love
Editore: Sperling & Kupfer,
Traduzione: Dade Fasic
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 360
Prezzo: 18,90 euro