Il quaderno dell’amore perduto romanzo d’esordio di Valérie Perrin (Nord 2016), autrice francese che ha incantato il pubblico e la critica, ha come esergo una significativa frase dell’artista belga Philippe Geluck: “Essere vecchi non è che essere giovani da più tempo degli altri”.
La ventunenne Justine Neige viveva a Milly, borgo di circa quattrocento abitanti situato nel cuore della Francia. La giovane lavorava da tre anni come aiuto infermiera presso la casa di riposo Le Ortensie. Un impiego che forse non sarebbe piaciuto a un coetaneo di Justine, ma la ragazza era particolare, giacché come lei stessa affermava “amo due cose la musica e la terza età”. Tutto doveva essere ricondotto all’evento che aveva cambiato per sempre il destino di Justine Neige: i suoi genitori, una domenica mattina, erano morti in un incidente stradale quando la bambina era piccola. Considerato che nel tragico incidente erano periti anche i genitori del cugino Jules, i nonni paterni (“… la nonna aveva la fissa del suicidio”), annichiliti dalla doppia perdita, (avevano perso nello stesso istante i loro figli gemelli Christian e Alain), avevano allevato insieme sia Justine e sia Jules.
Quindi la giovane aiuto infermiera era cresciuta con la terza età, saltando “una casella”. L’amore per gli anziani era iniziato in seconda media, quando la professoressa di francese dell’alunna Justine, Madame Petit, aveva portato tutta la classe a trascorrere un pomeriggio all’ospizio Tre Abeti. Justine divideva la propria vita in tre momenti, di giorno si prendeva cura degli anziani, di notte leggeva con la loro voce e il sabato sera andava a ballare al Paradis, distante una trentina di chilometri dalle Ortensie, tentando di recuperare quella spensieratezza “che la seconda età mi ha portato via nel 1996”.
Les oubliés du dimanche, dedicato “A Valentin, Tess, Emma e Gabrielle”, giocato su due piani temporali, passato e presente, rivela la sensibilità dell’autrice che si dimostra particolarmente brava nel descrivere la profonda amicizia tra una ventunenne che si è appena affacciata alla vita e una donna che sta sfogliando gli ultimi capitoli della propria intensa e coraggiosa esistenza. “Hélène Hel è nata due volte.
Il 20 aprile 1917 a Clermain, in Borgogna, e il giorno in cui, nel 1933, poco prima dell’estate, ha incontrato Lucien Perrin”. Iniziava così la redazione da parte di Justine, della grande storia d’amore di Hélène vergata su di un romantico quaderno azzurro, sulla cui copertina la giovane aveva scritto il titolo “La donna della spiaggia”, acquistato da père Prost il cartolaio del villaggio. “Nella sartoria dei genitori, Hélène lavora a lume di candela fino a notte fonda”.
Valérie Perrin lavora da sempre nel mondo dell’arte e per anni è stata fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi. Il suo talento nel cogliere attraverso l’obiettivo, situazioni, atmosfere, emozioni le ha fatto conquistare numerosi premi.
Autore: Valérie Perrin
Titolo: Il quaderno dell’amore perduto
Editore: Nord
Traduzione: Giuseppe Maugeri
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo: 16,90 euro
Pagine: 344