La storia di Roma in 100 monumenti e opere d’arte di Ilaria Beltramme (Newton Compton Editore 2016). Scrive l’autrice nell’introduzione che il destino di Roma, stabilito molti secoli prima della nascita di Cristo è quello di essere un “palcoscenico” in cui primi attori e comprimari succedutisi nel tempo hanno portato un personale contributo alla scenografia, facendo in modo che il proprio nome, le proprie aspirazioni ed aspettative restassero “impigliate” sui monumenti.
Da ciò l’idea della Beltramme di restituire al lettore il ritratto della bellezza romana e la sua storia attraverso i suoi monumenti ed i simboli più rappresentativi. La narrazione si sofferma su cento di tali monumenti considerati non solo capolavori indimenticabili sotto il profilo estetico, ma anche espressione di momenti di “svolta”, di trasformazioni essenziali del pensiero e del costume dell’epoca. Il libro, quindi, è un lungo viaggio che accompagna il lettore dalla Roma, agli albori della sua fondazione, alla Città imperiale, del Medioevo e del Rinascimento, per giungere alla Roma barocca, a quella settecentesca degli eruditi e degli antiquari, alla Città papalina, per concludersi con la Roma novecentesca e dell’architettura razionalista del Ventennio e chiudere con l’età contemporanea. Una carrellata di circa tre millenni durante i quali uno sviluppo urbanistico stratificato ingloba e contamina edifici ed opere d’arte in un costante esercizio di conservazione della memoria ed al tempo stesso è testimone e riflesso delle mutazioni nella storia e nella società.
Fra i cento monumenti ed opere d’arte prescelte alcune sono ovvie (Il Colosseo, l’Appia Antica o il Giudizio Universale della Cappella Sistina, ad esempio) altre, invece, sono meno scontate e presumibilmente faranno discutere. Sono soprattutto quelle prese a simbolo dell’età contemporanea come la Casina delle civette a Villa Torlonia, il Foro italico di Del Debbio, i Sacchi di Albero Burri, Il Muro del Quadraro o il Bio City Life a Tormarancia. Il risultato avrebbe potuto essere una sia pure efficace sintesi storica, ma in realtà il valore aggiunto del libro consiste, grazie al frutto di una rigorosa ricerca storica, in una rivisitazione originale di luoghi e di episodi storici, volta a provare ed a spiegare per quali ragioni i monumenti esistono, sono diventati importanti, e quali vicende politiche, culturali e personali li legano ai luoghi in cui li incontriamo.
In questa dimensione, pertanto, dentro le opere che ogni epoca si è lasciata alle spalle, l’autrice riesce a leggere una storia a tratti diversa ed il marchio dei cambiamenti verificatisi nel tempo ed a suggerire, inoltre, nuovi punti di vista che mettono insieme i grandi monumenti della città turistica ad altri angoli un pò meno noti in cui però si annidano storie che vanno considerate cruciali.
Ilaria Beltramme scrittrice e traduttrice di fumetti e romanzi, è nata e vive a Roma. Appassionata della sua città, alla quale ha dedicato cinque libri tutti pubblicati da Newton Compton. Il maggior successo è stato “101 cose da fare a Roma almeno una volta nella vita” che ha venduto 150 mila copie in trenta edizioni; “101 perché sulla storia di Roma ma che non puoi non sapere”; “Forse non tutti sanno che a Roma …”. Ambientati nella Capitale anche i suoi due romanzi: “La società segreta degli eretici” ed “Il papa guerriero”.
Autore: Ilaria Beltramme
Titolo: La storia di Roma in 100 monumenti e opere d’arte
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 2016
Prezzo: 12 euro
Pagine: 240